18 anni: regalo, patente e libertà

Di Agata Amantia - Scritto il

Mi è venuto un accidenti, lo confesso. Mi sono messa a riflettere sui diciotto anni, su quello che rappresentavano una volta e, cavolo, mi sono resa conto che ero in un altro secolo, anzi millennio!

E certo, perché un tempo il raggiungimento del diciottesimo anno di vita, contrassegnava l’ingresso del giovane o della giovinetta nella società, era ritenuto il “debutto”. Con tanto di festa adeguata, abito perentoriamente rosa per le fanciulle e valzer sviolinati, in salotti tappezzati da schiere di aspiranti ballerini e possibili fidanzati, e questo se si era ricchi: oppure (ed era la prassi più consueta) con un succulento banchetto in famiglia, con nonni e zii e cugini di cugini che spuntavano, proprio come i funghi dopo la pioggia, dalle più disparate e sperdute località della provincia, per venire a porgere, più che doni, i loro preziosissimi consigli sul come affrontare la vita. E se andava bene ci scappava, soprattutto per le donzelle, qualche gioiellino, ciondoli e braccialetti, spesso di dubbio gusto, che sarebbero finiti a dormire aurei sonni in qualche cassetto. L’unica certezza era l’anelata acquisizione della patente, ma anche questa era soggetta ai capricci della sorte e, quasi sempre, l’automobile, chimera di ogni ragazzo/a, era quella del papà.

Oggi che il debutto in società è già avvenuto, eccome se c’è stato, ben prima dei 18 anni, la festa ha tutto il sapore di un rogito notarile. Tutta incentrata sugli aspetti pratici che il sospirato traguardo comporta: la patente, ma anche il diritto al voto; e sempre, o quasi, il primo, autentico, meraviglioso, indimenticabile viaggio da soli! E tutto stabilito e programmato secondo i desideri e le aspettative del neomaturo/a giovane. 

La festa vera e propria diviene un’occasione di incontro con il gruppo di amici e amiche, compagni e compagne, in un pub, in pizzeria, in discoteca. A 18 anni non si sta troppo a pensare al cibo, quindi, genitori dei festeggiati, non datevi troppo pensiero, saranno loro a scegliere. Sì alla torta, quella è d’obbligo, quando le rivedrai più diciotto fiammelle a illuminare il tuo sorriso? E il look sarà libero, tacchi a spillo o ballerine, jeans e corsetto da rockstar o tubino nero vintage per le ragazze, farà lo stesso, saranno ugualmente bellissime; e per i ragazzi, se vorranno, potranno cimentarsi con giacca e cravatta, altrimenti vai con il casual.

Per i regali (che è poi quello che più interessa ai nostri eroi/eroine, siamo franchi),  questa volta è severamente proibito il fai da te. E già, bisogna tener conto dei desideri di questi diciottenni e non fare di testa propria, rischiando di deluderli. Allora, la soluzione più ovvia e facile è quella della colletta, che rende tutti più liberi di partecipare come possono e che permette ai festeggiati di coronare un piccolo o grande sogno. Quindi la scelta migliore è quella della lista regali online, dove si può spaziare in termini di oggetti, viaggi, tecnologie etc. e dove ognuno aderisce secondo le proprie disponibilità economiche. Ricordate dunque, una colletta fatta con Splitted renderà tutti soddisfatti. Festeggiati e invitati.

Ah! Dimenticavo la cosa più importante: buon 18° compleanno, ragazzi e ragazze e che vi rimanga impresso come un luminoso sole.

Agata Amantia
#Bio

Ha amato il teatro, un tempo. Ne ha respirato l'odore acre della polvere e quello caldo della gente. Poi, per lunghi anni, ha fatto la mamma. Autrice di “Un gioco tra sorelle” ha diverse passioni tra cui la scrittura, Mimì (la gatta) e Matilda (la bassotta).