4 bar di Milano dove studiare, scrivere o lavorare al computer

Di Diana Pettinato - Scritto il


Una settimana fa ci chiedevamo cosa fare la sera quando si rimane a casa per studiare ma non si ha voglia di studiare, ma cosa succede se la voglia di studiare comincia a vacillare anche di mattina o di pomeriggio?

Ci sono tanti modi per risolvere il problema, e la cosa importante è trovare quello che meglio si adatta a noi e al nostro carattere. Si può studiare in compagnia, cosa che io ho sempre fatto, o studiare in biblioteca, cosa, invece, che personalmente non sono mai riuscita a fare perché trovo che la biblioteca sia un luogo troppo silenzioso, il che mi mette un po’ di angoscia ma soprattutto fa sì che mi distragga irrimediabilmente al primo rumore. Quindi, un po’ per necessità, un po’ perché faceva figo farlo, ho cominciato ad andare a studiare nei bar, perché la confusione attorno riusciva a darmi un certo senso di conforto e perché così avevo una scusa per uscire di casa e prendere una boccata di ossigeno.

In attesa che apra il primo Starbucks in Italia e che frotte di studenti armati di Macbook e cuffie giganti vadano a sorseggiare frappuccini che sanno di sciacquatura di piatti mentre fanno finta di leggere Proust, ecco dove gli studenti di Milano possono trovare un posto in cui rifugiarsi per studiare senza sentirsi troppo soli.

 

Ostello Bello – Via Medici 4

Uno dei miei posti preferiti a Milano.

Un ambiente allegro, colorato, giovane, spensierato. E anche se andate lì per studiare, quindi spensierati non siete, respirare un po’ di leggerezza non può che giovare al vostro spirito e alla vostra mente.

Essendo un ostello vero e proprio, si può anche approfittare dell’occasione per fare quattro chiacchiere con ragazzi stranieri, in modo da fare una pausa costruttiva sia a livello linguistico che a livello di apertura mentale. Colazione varia e sempre disponibile, ma soprattutto io adoro il brunch del sabato e della domenica: prezzi decisamente economici per Milano, oltre al piatto a scelta si può usufruire liberamente di bibite e di tutto quello che una classica colazione italiana offre.

 

22 Milano – Via Principe Amedeo 2

In un turbinio di locali dagli ambienti bianchi, di legno chiarissimo e con uno stile volutamente shabby chic, a Milano ha aperto un locale che, gentilmente, va controtendenza: colori scuri, sedute nere, luci gentili, lasciando ai cuscini e a pochi altri elementi attorno il tocco candido del bianco.

Il 22 Milano conquista subito per il suo stile minimal che “paradossalmente” rende accogliente l’aria che si respira quando si entra e si ordina un cappuccino un po’ kawaii, tra l’aroma del caffè e il piacere di una pausa.

Ci sono le brioche sfogliate come si mangiano qui a Milano (che io ho sempre chiamato cornetti, per capirci), le torte ai frutti di bosco e al cioccolato, l’avocado toast o le uova strapazzate con i crostini di pane tostato: ci si siede, si legge un quotidiano, un buon libro, si studia, si scrive un articolo, tranquilli. Qui la pace del sabato mattina crea quasi dipendenza.

 

Pavè – Via Felice Casati 27

Avete presente quando siete arrabbiati o tristi o per qualche motivo semplicemente non vi sentite a posto e in sintonia col mondo esterno? Ecco, in questi momenti io mi rintano da Pavè e sto subito meglio.

Potete andare da Pavè a qualsiasi ora del giorno, ma il mio momento preferito è senza dubbio la colazione, sia filosoficamente che praticamente. Si comincia bene la giornata, con energia, ma soprattutto con i lievitati caldi appena sfornati dal laboratorio a vista che trovate all’ingresso. Un profumo talmente buono che vi farà dimenticare che vi mancano ancora 19 capitoli su 20 per finire il programma e che vi farà pensare che comunque la vita è bella se esiste un posto in cui si può studiare mangiando una fetta di torta o una brioche così squisita.

Personale sveglio e attento, che non nega mai qualche parola in più per farti distrarre. Al piano di sopra ci sono dei tavoli perfetti per potersi concentrare, per la precisione io sto scrivendo proprio da uno di quelli mentre affondo la forchetta in una crostatina con crema chantilly e lamponi freschi.

 

MAM – Milano Amore Mio – Via Lodovico Muratori 7

Sentirsi a casa, ma in una casa in cui non siete mai stati. Un posto bislacco, con ogni sedia diversa dall’altra, una parete piena di parole magnetiche con cui comporre una frase e nessun menù da cui ordinare.

Fermatevi per pranzo o per cena dopo un’intensa giornata di studio e gratificatevi con una cena vegetariana composta da quattro piatti a scelta dello chef. Io adoro il brivido della sorpresa, e ancora di più condividere il tavolo con sconosciuti con cui parlare senza pensare troppo.

Il tutto avvolto in una luce calda e soffusa, con un fenicottero che vi guarderà storto se non studierete come si deve.

 

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Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.