“Cacciate un euro!”: La Colletta del famoso dj Luca Cucchetti per il traguardo dei 35 anni di carriera

Di Marta Mangione - Scritto il

 

“Essere creativi significa in primo luogo fare qualcosa di insolito… d’altra parte, per quanto insolita, l’idea deve essere abbastanza logica perché la gente possa prenderla sul serio.”Howard Gardner

 

Oggi vi raccontiamo la storia di una colletta che ci ha incuriosito per diversi motivi: il primo è perché a farla è stato un Dj di fama nazionale, il secondo è perchè ha un obiettivo piuttosto curioso.Il creatore si chiama Luca Cucchetti di professione Dj dal 1982!

 

Ho avuto il piacere di conoscerlo e intervistarlo per il nostro magazine ed ecco com’è andata: 

 

M: “Ciao Luca, sarà difficile, ma vorrei provare a fare un rapido excursus della tua carriera: è passato un po’ di tempo da quel lontano 1982 quando hai iniziato a suonare le prime note nei Club Romani,  qual è il ricordo più bello che hai di quegli anni, prima che arrivasse la svolta che ti ha portato a Radio Dj, RDS e Radio2?” 

 

L:  “Suonare non è un termine che amo usare, preferisco dire “mettere musica” per rispetto verso tutti i grandi musicisti e i produttori che mi hanno fatto amare la mia professione. Detto questo, il ricordo a cui sono più legato, e che per me è doveroso citare, è quello di quando, non ancora maggiorenne, ero il secondo disc jockey del locale che più di tutti è nel mio cuore: il MUCH MORE. E non lo dico perché è mio fratello, ma era proprio lui, FABER, il titolare della consolle. Quel locale ha forgiato la mia vena underground. Amavo mettere la musica il martedì e il mercoledì, quando c’era poca gente rispetto alle serate del fine settimana. Mettevo della musica pazzesca, quasi assurda. La sceglievo lì per lì, senza programmarla prima e senza rispettare quello che di solito facevamo il venerdì, il sabato e la domenica. Era emozionante e il bello era che i pochi presenti in quei giorni infrasettimanali recepivano alla grande quello che facevo.” 

 

M: Nel 1992 hai registrato il record mondiale di 50 ore di conduzione radiofonica, ti andrebbe di raccontarci com’è andata e cosa ti ha spinto a farlo? 

 

L: “Non è un record mondiale e non voleva esserlo, è stata una maratona radiofonica per raccogliere fondi a favore di un nostro disc jockey che era malato di cancro. Ho fatto un “Lucathon”, nome copiato da Telethon, che rendeva l’idea. È stata una delle cose più belle che ho fatto nella mia vita e sicuramente il Natale più bello, visto che sono andato in onda dalle 14 del 24 dicembre alle 16 del 26 dicembre, perciò ho trascorso il Natale in diretta con gli ascoltatori. Loro portavano offerte e regali che io mettevo all’asta. Gli ascoltatori fecero a gara a chi era più solidale e alla fine raccogliemmo più di 14 milioni di lire! Forse fu il primo esempio di crowdfunding, non trovate? 

 

M: Nella tua Bio su Facebook ho letto “Radio Man” questa è la sfida del futuro!” Qlub Radio e Radio Dance Music, puoi spiegarci di cosa si tratta? 

 

L: “Aspetto il dab che sostituirà l’attuale Fm e allora diventerò co-editore, insieme all’ingegner Giorgio Di Marco, proprietario della mia seconda radio nel 1984, Radio stand by. Lui, da appassionato, negli anni ha creato un circuito di radio e televisioni web e non solo. Io curo la parte artistica. Siamo a buon punto. Stiamo testando le varie tecnologie. Nessuno sa cosa porterà il futuro, ma stiamo provando a farci trovare pronti per quando arriverà la radio 4.0.” 

 

M: Hai anche creato una tua etichetta discografica “Quarto Miglio Quality Music” e prodotto una serie di dischi con artisti di fama internazionale, cosa consiglieresti ai giovani che sognano di fare il tuo stesso lavoro?  

 

L: “Questo è sempre stato considerato un non lavoro, sebbene ormai sia per molti una seconda occupazione. Il consiglio che do ai giovani è: applicatevi, appassionatevi, incuriositevi, provateci! Vi assicuro che è difficile, ma se ci sono riuscito io… E questo, secondo me, vale per ogni strada che uno scelga.”

 

M: Adesso entriamo nello specifico della tua iniziativa di Crowdfunding Radiofonico: come nasce l’idea della raccolta fondi per festeggiare 35 anni di carriera? 

 

L: “Negli anni Novanta, quando ero speaker a RADIOCENTRO SUONO, chiedevo agli ascoltatori di mandarmi mille lire in via delle albicocche 66. Era solo uno scherzo, però, e tra l’altro io pensavo che quell’indirizzo non esistesse, a Roma, invece poi ho scoperto che esiste. Insomma, avendo sentito parlare di queste iniziative, ho pensato di chiedere a chi mi ha ascoltato almeno una volta in radio di “cacciare” un euro, ma senza un obiettivo. Così, per giocare e poi stare a guardare cosa succede. Dalle reazioni, però, ho visto che, a differenza di quello che pensavo, il crowdfunding non è molto conosciuto e praticato in Italia.”

 

M: Qual è l’obiettivo della raccolta fondi radiofonica? 

 

L: “Non c’è un obiettivo preciso. Difficilmente mi prefiggo un obiettivo. È un gioco che faccio con gli amici e con chi mi ha ascoltato in questi anni. Non penso di raggiungere grandi cifre, ma se invece così fosse, visto che sono abituato a fare le cose senza grandi finanziamenti, avendo un capitale potrei organizzare un mega festa a San Pietro o al Colosseo, ahahahah” 

 

 

M: In quale emittente e in che giorno i tuoi radioascoltatori potranno ascoltare la sorpresa? anticipaci qualcosa se possibile.. 

 

L: “Beh, la sorpresa c’è già: www.radiodancemusic.comwww.radiostandby.com! Stiamo iniziando la nostra guerriglia radiofonica per divulgare la musica, musica nuova, con la stessa passione di quando cominciai, trentacinque anni fa, ma con in più molta esperienza. Ci sono tanti nomi conosciuti del settore che stanno iniziando a collaborare con  noi. Ascoltateci!” 

 

 

M: Fai un appello ai tuoi fans..  

 

L: “Cacciate un euro!” ;)

 

Un ringraziamento speciale a Luca per il tempo che ci ha dedicato e se siete degli  appassionati di musica “Cacciate un euro”  fuori dalle tasche anche voi! 

Marta Mangione
#Bio

Laureata in Comunicazione, Storyteller per passione, Attrice, ma non di professione, Sportiva per scelta. Ama i libri e la letteratura straniera, vive d'arte e musica, da Dalì al Contemporaneo, dall'Elettronica attraverso il Reggae per approdare al Rock. Attenta alle politiche sociali, è da sempre una gran guerriera. In pochi la conoscono come appassionata di moda, ma sin da piccina insieme alla nonna teneva d'occhio lo stile.