Cosa fare la sera durante i periodi di studio in cui non si può uscire (ma non si ha nemmeno voglia di studiare)?

Di Diana Pettinato - Scritto il

 

Avete presente quei periodi di studio intenso, quelli in cui a stento ci si lava la faccia la mattina? Quelli in cui si conta ossessivamente il numero di pagine che manca per finire tutto il programma? Quelli in cui quando ti chiedono come va risponderesti buttandoti giù da un dirupo?

Sono sicura di sì, perché qualsiasi studente universitario si è trovato in questa situazione, insita dello stesso essere studente universitario. In questi tremendi periodi la vita sociale non esiste, perché nel mondo ideale la sera si rimane a casa per continuare a studiare. Ma che succede quando rimanete a casa, avete già studiato per 14 ore consecutive e l’idea di leggere e ripetere ancora qualcosa vi fa venire un conato di vomito? Sicuramente non si piò uscire, perché questo implicherebbe farsi una doccia e togliersi il pigiama, ingegnarsi per intavolare una conversazione interessante (pur non sapendo nulla di quello che sta succedendo nel mondo) e sforzarsi per tornare a casa a un orario decente.

Siamo chiusi nelle quattro mura di casa nostra, cosa possiamo fare per non impazzire?

 

Invitare qualcuno a casa

Se Maometto non va alla montagna…

Questa è un’ottima strategia perché chiunque verrà a casa nostra non si stupirà di trovarci con la tuta macchiata di sugo: d’altronde è casa nostra e le regole le facciamo noi.

Ma attenzione alla scelta della compagnia: evitare amiche e amici logorroici, ansiosi e ansiogeni, depressi o noiosi. Quindi in poche parole evitare qualsiasi altra persona che stia preparando un esame.

 

Guardare un film

Solo se vi sentite in grado di mantenere viva l’attenzione per quei 90-120 minuti, perché il rischio è che crolliate addormentati quando ancora stanno scorrendo i titoli di testa. L’alternativa meno nobile, ma sicuramente più efficace, è un puntatone di una serie tv, che durando solo 40 minuti ci dà coraggio facendoci pensare che riusciremo a resistere.

Attenzione anche in questo caso alla scelta del film: evitare quelli noiosi, troppo impegnati o troppo concettuali, tanto non sareste in grado di capirli perché dopo una giornata di studio avrete il cervello surriscaldato e ci potrete friggere su due uova. Noi ve ne consigliamo 5 perfetti per questo genere di serata.

 

Cucinare qualcosa di particolare

Senza esagerare e lanciarsi nella preparazione del filetto alla Wellington alla Gordon Ramsay, può essere una buona idea sia per svagare un po’, sia per provare l’ebrezza di mangiare qualcosa che si cucini in più di 7 minuti o che non fuoriesca da una scatola. Ma se non vi sentite pronti per una cena intera e avete solo voglia di qualcosa di buono stile signora Ferrero Rocher, potete intraprendere la strada che porta verso Cracco iniziando con un dolce a prova di stupido.

 

Fare un bagno rilassante

Bagno caldo, per far rilassare voi e il nodo di muscoli che sarà diventata la vostra schiena stando chinati sui libri. Concedetevi un’oretta per voi stessi e sistemate le cose per bene, come le vediamo sempre nei film: candele, una piramide di schiuma, musica e magari una di quelle riviste che si possono leggere anche scollegando il cervello.

Nota positiva di questa occupazione serale: risparmierete il tempo di una doccia.

 

Organizzare un viaggio

Certo non ogni sera (a meno che non siate miliardari e con un sacco di tempo libero, e in questo caso beati voi, che cavolo rimanete a fare la sera a casa?), ma nelle serate nere in cui pensate che gli esami non finiranno mai e che non ci sia una luce in fondo al tunnel può essere d’aiuto piantarla noi una bella lampada splendente che ci dia coraggio. E quale premio migliore di un viaggio per segnare la fine di un brutto periodo come quello della sessione d’esami?

In più organizzare un viaggio è una delle cose che vi renderanno più calmi e felici, come vi consigliavamo nei giorni scorsi.

E dato che sognare non costa nulla, ma i viaggi (ahimè) sì, perché non chiedere proprio questo come regalo di laurea o come regalo di compleanno? Amici e parenti potranno contribuire a realizzare il vostro sogno partecipando a una colletta digitale direttamente dal computer di casa, da uno smartphone o da un tablet, versando la quota desiderata tramite carta di credito, carta prepagata o bonifico bancario. A voi non resterà altro da fare che finire gli esami, scegliere una meta, chiudere la valigia e partire.

 

Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.