“È gradito regalo in busta” e poi succede l'inaspettato

Di Cristina Amato - Scritto il

 

Ormai molti dei miei amici sanno che scrivo in questo blog che si occupa di matrimoni, viaggi, università ed eventi in generale. Per questo motivo, appena scorgono una notizia che può suscitare il mio interesse sono così generosi da inoltrarmela in qualsiasi momento. I miei amici sono sensibili e sanno quanto sia dura la vita di una blogger, sempre alla ricerca di curiosità, dell’ultima moda, della notizia che fa scalpore, di consigli utili, di riflessioni non convenzionali e bla bla bla, se sapeste quanto tira il bla bla bla, comunque... (vedi dati auditel di Barbara d’Urso- che mondo infame!).

Oggi devo ringraziare il mio amico Giuseppe che mi ha mandato un link davvero interessante, mi riferisco a una notizia apparsa qualche giorno fa su il giornale.it.

 

 

Dunque non so chi di voi ha letto la notizia di quella sventurata coppia di neo sposi che nell’invito di matrimonio aveva esplicitamente scritto: “Gradito regalo in busta”.

Gli sposi in questione hanno scelto la formula del regalo in busta per aiutare i propri ospiti nella scelta del regalo e soprattutto perché terrorizzati, secondo me, come tanti futuri sposi, all’idea di ricevere 20 set di posate identiche, 15 cornici uguali, stoviglie di vario genere, quadri con nature morte poco identificabili, regalini dal dubbio uso, se non quello di prendere polvere in cantina ecc, ecc..



Gli invitati, a questo punto, sollevati dal gravoso impegno di dover girare per settimane alla ricerca del regalo ideale, hanno quindi accolto con molto piacere l’idea. Il giorno del matrimonio, gli sposi hanno ricevuto le busta degli invitati e, durante la cerimonia, hanno pensato bene di lasciarle incustodite (del resto mica puoi pagare una persona a controllare che nessuno tocca le buste!
Purtroppo, però, il ‘gradito dono’ è diventato ‘gradita preda di ladri’ che, approfittando del comprensibile tasso alcoolico dei due giovani, sono entrati con nonchalance e preso i regali in busta senza essere visti da nessuno! Come si dice da queste parti “gli hanno fatto la festa”, poverini!

 

Dove sono finiti i regali...?

 

Avete capito dove voglio arrivare?

La mia missione di oggi è quindi quella di sensibilizzare i neo piccioncini all’idea di scegliere la liste nozze online! Diciamolo, qui siamo nel tempio delle liste nozze, nel regno del regalo in busta virtuale, nell’oasi dei barattoli delle sorprese digitali e, quando leggo queste storie, scatta in me un sentimento di protezione e la voglia di allertare tutti coloro che stanno per convolare a nozze.

Insomma, nasce l’esigenza di far capire loro la bellezza e la semplicità di una lista online. Con Splitted poi non è mai stato così semplice: ci si registra, si crea un sito gratuito del matrimonio in maniera semplice e veloce e la lista nozze online. 
Si può specificare il luogo dell’evento, il wedding dress code, si possono inserire foto prematrimoniali, curiosità sugli sposi, insomma quello che si desidera e poi invitare gli amici a partecipare alla lista nozze, direttamente versando la quota online, evitando loro faticosi spostamenti, dubbi sull’acquisto del regalo e perplessità varie ed eventuali! Il vostro mini sito su Splitted diventa, in questo modo, il vostro microcosmo virtuale, dedicato al giorno più bello della vostra vita: facile, friendly e very very cool! 

Se la giovane coppia avesse usato la colletta digitale, anziché essere in caserma a fare la lista dei regali rubati, sarebbe su un aereo in direzione viaggio di nozze!

Quindi futuri sposi, io il mio dovere l’ho fatto! Quando sarà il vostro turno di pensare ai regali, anziché scrivere sull’invito “è gradito regalo in busta” scrivete “il link della vostra lista nozze su Splitted”.

Semplice, veloce e sicura. E la festa sarà solo vostra! 

 

Ah dimenticavo, la nostra assistenza clienti è reattiva e in tempo reale, basta scrivere in chat o mandare una mail a info@splitted.it.

 

Cristina Amato
#Bio

Cristina è caporedattrice di Splitit Magazine. Laureata presso la facoltà di Lettere e Scienze Umane di Neuchâtel ( Svizzera). Professione copywriter presso un’agenzia pubblicitaria è appassionata di letteratura e di pois. Nel 2013 pubblica il suo romanzo di esordio “Ogni tanto mi tolgo gli occhiali”, nel 2014 la raccolta “Fogli Sparsi” dall’omonima pagina Facebook. Affetta da patologie letterarie sta ancora contando i sogni nel cassetto. Attualmente è al lavoro sul suo secondo romanzo.