I miei 5 posti preferiti dove mangiare e bere a Catania

Di Diana Pettinato - Scritto il

 

Catania: casa mia, la mia città. Ho imparato a conoscerla in lungo e in largo, prima camminando a piedi, poi vedendomela passare davanti a velocità in sella alla mia 50 Special bianca, l’ho vissuta da cittadina, da turista, da bambina, adolescente e studentessa universitaria fuorisede, ho imparato a riconoscerne gli odori, i rumori, le sfumature dell’aria e del cielo, i sapori inconfondibili.

Forse sarò di parte, e probabilmente sto per dire una banalità della serie “le stagioni di mezzo non esistono più”, ma credo davvero che la Sicilia sia un posto che appaga ogni senso, da vivere con completezza: strofinando le dita sulle mattonelle ruvide di pietra lavica, facendosi accecare dal sole che si riflette sul mare, ascoltando, anche senza capire, le urla dei venditori alla fiera (perché a Catania il mercato si chiama “a fera” e se lo chiamate mercato nessuno capisce di cosa state parlando) che ti invitano a comprare la frutta perché “è bellissima”, respirando l’odore delle zagare, della salsedine, degli arancini appena fritti. E per quanto riguarda l’ultimo senso, il gusto, direi che a Catania, come in tutta la Sicilia, c’è solo l’imbarazzo della scelta in quanto a cibi con cui appagarlo: dal salato della ricotta salata nella pasta alla norma, alla dolcezza della ricotta dentro i cannoli, all’agrodolce della caponata, ma la lista sarebbe davvero infinita.

Ma, pur apprezzando i piatti della tradizione, mi piace comunque provare le nuove idee proposte dai giovani catanesi: ecco quindi la top 5 dei locali nuovi, belli e buoni.

 

FUD

Raramente ho visto un posto con più coda fuori e con più gente disposta ad aspettare ore pur di sedersi a mangiare. FUD si trova in Via Santa Filomena, una vietta del centro storico in cui sono spuntati come funghi, nel giro di pochissimo tempo, ristorantini che soddisfano tutti i gusti e tutte le esigenze - nonché un’adorabile libreria aperta anche la sera in cui è d’obbligo fare un giro in attesa del tavolo.

La forza di FUD sono sicuramente gli ingredienti di ottima qualità e tutti rigorosamente siculi 100%, i panini che fanno venire l’acquolina in bocca solo a vederli (anche se quando ve li troverete davanti avrete delle serie difficoltà a spalancare abbastanza le fauci per addentarli) e una selezione di dolci e birre da perderci la testa.

Ottime anche pizza e insalate, ma i panini di FUD sono i panini di FUD.

Recentemente hanno aperto, proprio di fonte, FUD OFF, che offre una selezione di cocktail spettacolari (come quello in cui uno degli ingredienti è l’acqua di mare) e tapas di accompagnameno. Ottimo per ingannare l’attesa o per una serata in cui si vuole rimanere più leggeri.

 

Buatta

Così si definiscono sul loro sito: “La Buatta in dialetto siciliano è un contenitore. Ci piace pensare al nostro locale come un raccoglitore di eccellenze del territorio siculo, cucinate con dedizione e con la giusta calma e abbinate a birre artigianali di altissima qualità”.

Non avrei potuto dare una definizione migliore.

Nella cornice del barocco catanese di via Crociferi, troverete un locale accogliente, fresco, in cui passare una serata spensierata a sorseggiare una birra con gli amici sgranocchiando un cunzatizzo.

Primo problema: dovrete riuscire a scegliere una birra e, credetemi, non è cosa semplice, vista il vastissimo assortimento e le descrizioni invitanti che leggerete per ogni birra. Chiedete al personale, molto cortese, simpatico e competente, e non resterete delusi.

Secondo problema: cos’è un cunzatizzo? Una sorta di grossa bruschetta che si presta alla convivialità e alla condivisione, condita con ingredienti siciliani profumati e buonissimi.

Ma se avete voglia di qualcosa di diverso, potete sbizzarrirvi con cous cous, farro e riso serviti in piccole “buattine” o con le insalate e i panini.

Lasciate però un po’ di spazio per la cheescake alla birra.

 

Alta Mira

Avete presente quei posti del cuore in cui vi sentite più a casa che a casa vostra? Per me Altamira è questo, il posto caldo e accogliente in cui andare a sorseggiare un tè delle 5 accompagnato da una profumata fetta di torta (e da mio papà, paparazzato nella foto) o in cui condividere un’insalata con le amiche quando facciamo tutte finta di essere a dieta.

È un locale dall’arredamento semplice ed essenziale, senza troppe pretese se non quella di farvi passare una serata piacevole in compagnia di qualcosa di buono e leggero: panini, crepes di grano saraceno, insalate particolari e piatti veloci e semplici come il tabulè o un carpaccio.

E, se non state facendo finta di essere a dieta, fatevi raccontare i dolci disponibili quel giorno e accompagnateli con un liquorino siciliano. Se si deve peccare, si deve peccare bene.

 

Agorà Hostel

Mi fa un po’ strano chiamarlo così, dato che chiunque a Catania lo conosce come “l’ostello”.

Effettivamente è un ostello in cui dormire (anche molto comodo, visto che ci troviamo in pieno centro storico), ma ovviamente la popolazione autoctona vi si reca esclusivamente per mangiare e bere. Non ha niente di particolare, se non che TUTTO quello che cucinano è veramente ottimo (consigliatissimi pizza e cous cous) e che preparano cocktail eccellenti, il tutto con prezzi molto abbordabili.

Forse il mio posto preferito in cui passare una serata tranquilla in compagnia degli amici: si incontra sempre qualcuno, spesso c’è musica dal vivo in sottofondo, il clima è rilassato, giovane e informale.

Estate o inverno che sia, all’ostello troverete sempre confusione, ma intesa in senso positivo.

E per terminare la serata, non fatevi mancare un bell’Amaru Unnimaffissu, il mio preferito in assoluto.

 

Cutilisci

Magari si potrebbe dire che una pizza è una pizza ovunque la mangi, anche se io non credo proprio che sia così. E comunque volete mettere mangiare una pizza in un porticciolo che sembra disegnato con gli acquerelli con il mare che profuma e fa da sottofondo alla serata?

Ma fidatevi, anche le pizze non vi lasceranno delusi: pizze bianche e rosse, anche queste rese particolari e uniche dall’aggiunta di ingredienti tipici siciliani, come formaggi, capperi e cucunci, pistacchi e mandorle.

E se preferite godervi il panorama di San Giovanni Li Cuti con la luce del giorno, andate a fare colazione con una bella granita con brioche o a pranzo a mangiare un cous cous.

Il comune denominatore è: “che buono!”.

 

Vi è venuta l’acquolina in bocca e siete pronti a partire per un viaggio in Sicilia? Se avete tempo di organizzare un road trip, eccovi qualche altro consiglio gastronomico che copre la Sicilia in toto.

Un altro consiglio, invece, riguarda come organizzare un viaggio con gli amici: avete mai sentito parlare di Splitted, il servizio di raccolta quote online? Cliccate in basso per sapere come funziona e cominciare a pianificare il vostro prossimo viaggio.

 

Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.