È il giorno della laurea: 10 aggettivi per descrivere il regalo che tutti vorrebbero ricevere

Di Diana Pettinato - Scritto il

Quante volte vi è capitato di scartare un regalo, impazienti ed emozionati, e di trovarvi davanti qualcosa non di vostro gradimento?
Nel rispondere a questa domanda ricordatevi che se dite le bugie vi crescerà il naso, probabilmente già pinocchieggiante se di fronte al regalo avete reagito con un più che entusiasta “belliiiiiissimo”.
C’è gente senza cuore a cui non importa nulla del fatto che i regali che fa vengano graditi o meno, e senza nemmeno un briciolo di senso di colpa chiede alle commesse di incartare sali da bagno e pantofole marroncine come se non ci fosse un domani. Personalmente, mi considero una paladina dei regali azzeccati, ed è per questo che ho deciso di svolgere un sondaggio tra i miei amici per sapere non tanto che regalo bramerebbero per la laurea, quanto le caratteristiche che questo regalo dovrebbe avere (sono stati censurati tutti quelli che hanno risposto “petaloso”).
Il risultato è stato il seguente.

 

Indimenticabile (Livia, Peppe, Alessandra)

 

La laurea è un momento da ricordare, e così dovrebbe essere anche un regalo indovinato, che ad anni di distanza ci faccia pensare con un sorriso al momento in cui lo abbiamo ricevuto, alla confusione (che contraddistingue ogni laurea), all’emozione e, soprattutto, alla persona da cui viene il regalo.

 

Sorprendente (Marianna, Alessandra)

 

Saremmo tutti felici di sacrificare la nostra articolazione temporo-mandibolare per rimanere a bocca aperta di fronte ad un regalo sorprendente.
Le sorprese piacciono a tutti, e quelli che dicono di no sono gli stessi che scartando un paio di presine abbinate ad un guanto da forno esclamano il tipico: “Era proprio quello che mi serviva!”. Bugiardi!

 

Utile e dilettevole (Arturo)/Utile (Valeria, Mario)

 

Magari sarà meno da sognatori, ma dopo anni di fatica trovarsi tra le mani qualcosa che ci serviva e che possibilmente rispecchia i nostri interessi fa sicuramente piacere. Almeno rispondendo che ci serviva saremo sinceri.

 

Emozionante (Daniele)

 

Il giorno della laurea sarà già di per sé ricco di grandi emozioni, ma le emozioni più sono meglio è. Quindi sbizzarritevi con idee che facciano venire le palpitazioni al neo dottore, e ricordatevi che un regalo non è solo un oggetto, ma è anche una dimostrazione d’affetto, un ricordo e qualcosa che vi lega alla persona a cui lo fate.

 

Tanto (Filippo)

 

Mi è stato specificato “nel senso di tante cose diverse”, e io non posso che condividere. Aprire tanti pacchetti è bello per tutti, ci fa sentire un po’ come la mattina di Natale quando pratichiamo letteralmente uno spogliarello violento ai regali che troviamo sotto l’albero.

 

Gratificante (Mariagrazia)

 

Aggettivo che userei più per descrivere una pizza dopo una settimana di dieta, ma effettivamente lo è anche un week end di massaggi in una spa dopo anni in cui stiamo seduti a studiare nelle posizioni più estreme, provocandoci un tripudio di torcicollo, scoliosi e tendiniti vari.

 

Pensato (Martina)

 

O, per dirla in modo sciasciano, “A ciascuno il suo”. È sempre bello rendersi conto che chi ci sta facendo un regalo si è preso del tempo per pensare a chi siamo, a cosa ci piace e a cosa potrebbe renderci felici: vuol dire che ci conosce bene e che tiene a noi. Più di questo cosa possiamo volere?

 

Liberatorio (Marco, Dario)

 

È stato un aggettivo che hanno scelto in molti, il che mi fa pensare che tutti gli studenti universitari siano accomunati da un senso di oppressione che il giorno della laurea scoppia via e va lontano, come il tappo di una meritatissima bottiglia di champagne.

 

Originale (Francesca)/Curioso (Alessandra)

 

Le persone senza fantasia non esistono, se ci prendiamo qualche minuto per pensare a tutti verrà in mente qualcosa di meno scontato di una bella penna o un bel paio di gemelli (anche se c’è gente a cui questo tipo di regali piace, quindi chapeau). Il “Famolo strano” reso famoso da Carlo Verdone può essere applicato a tante situazioni diverse da quella… più famosa, basta solo farsi venire un’idea.
E come dice David Lynch: “Le idee arrivano nei modi più impensati, basta tenere gli occhi aperti”.

 

Euroso (Michele)/Monetoso (Martina)

 

Sono aggettivi inventati, ma dati i recenti avvenimenti che vedono protagonista l’Accademia della Crusca, non escludo che, a furor di popolo, potrebbero venire accettati. Meno romantici e più pragmatici dei precedenti, seguono la filosofia secondo cui “I soldi non fanno la felicità, figuriamoci se la fa la miseria”.

 

Che ci crediate o no, c’è un modo semplice e sicuro per far diventare i vostri sogni realtà, riuscendo ad ottenere un regalo che incarni ognuna delle caratteristiche appena elencate. Non c’è un aggettivo per descriverlo, ma solo una parola: Splitted.
Splitted è la colletta digitale che vi permette di gestire online le vostre spese di gruppo, come la raccolta quote per un regalo. Potete organizzarla voi stessi per la vostra laurea, in modo da scegliere il regalo che più vi piace (nella hit dei regali acquistabili con questo metodo ci sono sicuramente i viaggi) o potete proporla ai vostri amici per raccogliere le quote per poi comprare un regalo che avete in mente.
È comodo e pratico, cliccate qui per sapere come funziona.

 

 

Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.