L'ambiente paga i nostri viaggi in aereo

Di Alessia Grimaldi - Scritto il

 

Il traffico aereo è molto consistente oggigiorno, specialmente nella stagione estiva. Dagli anni '90 i chilometri percorsi in cielo sono aumentati del 300%. È un modo veloce ed economico di spostarsi ed è il preferito soprattutto per chi percorre lunghe distanze. Purtroppo ormai questo mezzo è utilizzato anche per percorrere brevi tratte, aumentando così il traffico generale e incrementando i costi per l'ambiente.

 

 

 

 

Dagli aeroporti passano ogni anno sempre più merci e persone.Ogni istante ci sono migliaia di aerei in volo. Per l'Europa è stimato un aumento della portata del traffico aereo del 42% entro il 2040.

 

Tra gli aeroporti più trafficati abbiamo quello di Heathrow, a Londra, con 80 milioni di traffico passeggeri, e con in cantiere un progetto di espansione che lo renderebbe ancora più vasto. Queste mire espansionistiche però si scontrano con i progetti contrari di emissioni zero entro il 2050 per contenere i cambiamenti climatici in atto.

 

 

 

 

L'aereo, infatti, è il mezzo di trasporto più inquinante. Alcune compagnie aeree offrono ai passeggeri l’opportunità di compensare la propria impronta ambientale finanziando progetti ecologici. Tuttavia sono pochi i passeggeri che scelgono di pagare un extra per compensare l’impatto del proprio volo. 

 

Secondo le statistiche dell'Atag (Air Transport Action Group) gli aerei sono responsabili per il 12% delle emissioni di CO2 derivanti dal trasporto. Circa l’80% di queste emissioni sono imputabili al trasporto su lungo raggio, ovvero tratte superiori ai 1500 km, per cui a oggi non esistono alternative. A contribuire maggiormente alle emissioni sono le regione americaneasiatiche.

 

 

 

 

 

Attraverso alcune piattaforme online è possibile calcolare realmente quanto il proprio volo impatta sull'ambiente. Anche il Guardian, solo pochi giorni fa, ha pubblicato un calcolatore di questo tipo. Inserendo la città di partenza e la destinazione si ottiene che un viaggiatore da Roma a New York (e ritorno) costa all’ambiente circa 1015 kg di CO2. Per un viaggio di prima classe le cifre raddoppiano.

Le emissioni rilasciate nell’atmosfera durante il volo riguardano, oltre all'anidride carbonica, ossidi di zolfo, monossido di carbonio, idrocarburi non bruciati e particolato.

 

 

 

 

Vi sono naturalmente progetti per rendere più green i viaggi aerei tramite l'uso di combustibili a ridotte emissioni e carburanti alternativi quali carbone fossile, gas naturale, oli e grassi idrogenati.

 

Parlare di CO2, sebbene ci impressioni, forse non rende realmente il concetto materiale di danneggiamento. Gli aerei sono belli, eleganti, dinamici, veloci: non abbiamo l'impressione di star rovinando qualcosa quando ci saliamo sopra. Anche perché siamo troppo felici di star viaggiando verso le nostre vacanze.

 

florian pige polar bear seagull ice arctic sea

 

 

 

Un modo forse più tangibile per rendere l'idea dell'impatto ambientale è fornito dal sito ShamePlane che calcola, in relazione ai km di volo, il volume di ghiaccio artico che si scioglie. Ad esempio, un volo Londra-New York scioglie 6,6 metri quadri di ghiaccio. Il sito oltre al dato numerico fornisce una lista di azioni ecologiche per pareggiare l'emissione del proprio volo. Per pareggiare l'emissione di carbonio del volo Londra-New York di cui parlavamo il passeggero deve, per un anno, adottare dei cambiamenti nello stile di vita come fare la raccolta differenziata, diventare vegetariano, usare solo lampade a LED, mangiare solo cibo a km zero e non usare l'auto. Troppo difficile? Forse, ma rende bene l'idea della complessità del sanare un danno ambientale che ci sembra, sul momento, minimo.

 

 

 

 

Ci sono paesi, specialmente in Africa, in cui ogni cittadino consuma annualmente meno CO2 di un singolo breve volo (come Roma-Londra per esempio).

 

L'obiettivo di questi siti è renderci più consapevoli delle conseguenze delle nostre azioni, ripensare al modo di viaggiare, comprendere che le cose veloci e semplici non sempre sono le migliori per tutti, incluso il Pianeta.

 

 

 

 

La soluzione è optare, per quando possibile, per altri mezzi di trasporto, il treno ad esempio (come ci insegna l'attivista Greta Thunberg, che ha usato questo mezzo per spostarsi dalla Svezia). Quando le distanze non ce lo permettono, e siamo costretti a volare, possiamo compensare il nostro impatto ambientale o adottare per contro azioni positive che raggiungano un compromesso ecosostenibile.

 

 

 

 

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Alessia Grimaldi
#Bio

Nata in campagna e trapiantata in città, è una fervente amante delle metropoli contemporanee di grattacieli e possibilità. Una (quasi) laurea in Lettere, Alessia ha mille passioni e ne scopre di nuove ogni giorno. Ama leggere romanzi americani scritti bene, mangiare pizza e scoprire nuove band. Mal sopporta la banalità e finisce semprele frasi degli altri. È l’amorevole mamma di Daisy, un bulldog francese testardo tutto graffi e coccole. Nel tempo libero gestisce, insieme a suo fratello, la pagina Instagram Shotz of Italia sulle bellezze naturali del nostro paese, nata per gioco, ora fonte di soddisfazioni. Le sue doti multitasking entrano spesso in conflitto con le ventiquattr’ore giornaliere.