Laurea e cinema: 5 film da vedere prima di portare a termine il proprio percorso universitario

Di Diana Pettinato - Scritto il

Di citazioni che mettono in relazione il cinema e la vita ce ne sono a centinaia:

“È assolutamente evidente che l’arte del cinema si ispira alla vita, mentre la vita si ispira alla TV.” (Woody Allen)

“A vita non è come l'hai vista al cinematografo, a vita è cchiu difficili.” (Nuovo Cinema Paradiso)

“Il cinema è un alto artificio che mira a costruire realtà alternative alla vita vera, che gli provvede solo il materiale grezzo.” (Umberto Eco)

“Il cinema è bello se riesce a leggere la realtà.” (Ettore Scola)

Il cinema si ispira alla vita e la vita, talvolta, si ispira al cinema: abbiamo visto storie d’amore, di matrimoni, commedie, drammi, storie di adulti e bambini. E di certo, a questo appello non potevano mancare film dedicati all’università e alla laurea.
Noi di Splitted ne abbiamo individuati 5 particolarmente significativi, ma siamo curiosi di conoscere anche la vostra classifica personale.
Quindi, Morandini alla mano, fateci sapere quali sono i vostri preferiti!
Ecco quelli, a nostro parere, imperdibili!

IL LAUREATO

Film del 1967 diretto da Mike Nichols, basato sull’omonimo romanzo di Charles Webb.
Già dalle prime inquadrature si legge sul volto del ventenne Benjamin Braddock (interpretato da Dustin Hoffman) uno strano turbamento, un'insolita inquietudine che basta a sfatare il topos del nostalgico ritorno a casa. 
Figlio d'un affermato uomo d'affari, neolaureato a pieni voti e proiettato verso una brillante carriera, all'apparenza il giovane protagonista non avrebbe alcun motivo di essere scontento, eppure sembra assente, totalmente estraneo a quel sontuoso e ovattato mondo in cui è chiamato a vivere. Né valgono le sollecitazioni paterne a scuoterlo dal profondo stato di inerzia in cui è caduto. L'unica distrazione dalla nuova torpida esistenza è la relazione segreta con la signora Robinson (interpretata da Anne Bancroft), moglie del socio di suo padre. Ma nemmeno in questa timida esperienza di trasgressione Benjamin riesce a instaurare un serio contatto umano. Una difficoltà di comunicazione, di apertura verso il mondo tormenta il protagonista, incapace di affrontare la solitudine, finché l'amore per la bella Elaine (interpretata da Katharine Ross), figlia della sua matura amante, ridesta in lui la speranza. Ma la storia scivola nel dramma quando la relazione con la Robinson viene a galla ed Elaine, pur innamorata di Benjamin, decide di sposare un altro uomo.

Diciamoci la verità, nonostante il titolo, questo film non parla propriamente di laurea e università, ma era impossibile non citarlo! Se non altro, vale le pena di vederlo per la colonna sonora, con le intramontabili “Mrs. Robinson” e “The sound of silence” di Simon & Garfunkel. Io le trovo adattissime anche ai periodi di studio matto e disperatissimo, la prima per caricarsi, la seconda per rilassarsi. Provare per credere!

I LAUREATI

 

Film del 1995 diretto e interpretato da un giovanissimo Leonardo Pieraccioni (alla sua prima regia) insieme a Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini, Gianmarco Tognazzi e Maria Grazia Cucinotta.
Il film si svolge a Firenze: quattro amici, oramai trentenni, condividono l’appartamento. Sono iscritti all’università da tantissimi anni, trovandosi quindi nella classica situazione di “fuoricorso”. Le loro vite sono incasinate e disordinate: ognuno si destreggia tra il proprio sogno nel cassetto e ciò che invece è la propria vita attuale. Bruno, infatti, ha deciso di iscriversi all’università solo per non deludere il suocero, un uomo molto ricco e autorevole. Pino, invece, vive da sempre con il sogno di fare cabaret, provando quindi in tutti i modi a sfondare in questo mondo patinato, ma ottenendo tuttavia scarsi risultati. Leonardo, dopo essersi sposato, dopo solo pochi mesi ha deciso di mettere fine al proprio matrimonio lasciando la moglie e andando a vivere con gli amici. Rocco, infine, per sbarcare il lunario ha trovato lavoro come metronotte. 
Distratti dai propri problemi personali, ma allo stesso tempo dalla poca voglia di impegnarsi seriamente per costruirsi un futuro, i quattro amici non si dedicano molto allo studio per superare gli esami universitari, ma piuttosto vivono alla giornata, indifferenti di fronte al tempo che avanza e alternando momenti di sconforto per la propria situazione a giorni di puro divertimento e caciara. In fondo, però, sono tutti accomunati dalla caratteristica di non prendere seriamente la vita, né, tantomeno, di affermarsi professionalmente o di avere prospettive e ambizioni per il proprio futuro. Un giorno, però, accade qualcosa che sconvolgerà le loro vite: lo strano Professor Galliano (interpretato da Alessandro Heber) tenta il suicidio. Questa, per i quattro amici, sarà l’occasione giusta per rivedere le proprie vite, riconsiderando la bontà delle loro esistenze.

Film comico, uno dei migliori di Pieraccioni, ma che a tratti invita alla riflessione, descrivendo comunque in modo abbastanza preciso quello che succede agli studenti universitari non molto zelanti (e anche ai più zelanti nei momenti di pigrizia).
Assolutamente da vedere!

ANIMAL HOUSE

Il film rappresenta la prima collaborazione tra il regista John Landis e l'attore John Belushi, che due anni più tardi, nel 1980, daranno vita insieme a Dan Aykroyd al mito dei Blues Brothers, un rapporto vincente che si tronca con la morte improvvisa dell'attore nel 1982.
Università di Faber, 1962. Larry e Kent, due giovani matricole, sono impazienti d'iscriversi a una delle varie confraternite del college. Rifiutati dalla "Omega Theta Phi", composta da studenti ricchi e snob, capitanata dal cadetto militare Niedermeyer, vengono accettati dalla sgangherata "Delta Tau Chi", composta solo da studenti ripetenti con voti infimi e una condotta disastrosa e da cui è bandita ogni regola sociale. L'audacia della loro goliardia non conosce limiti.
La rivalità tra le due fratellanze sfocia nel grottesco, dal cavallo di Niedermeyer, ucciso dallo sparo di una pistola a salve, a "Bluto" che spia Mandy, compagna del rivale, la quale, fingendosi ignara, improvvisa un sensualissimo spogliarello alla finestra. Seguono una seduzione "fraudolenta" della figlia del sindaco e quella della moglie del rettore.
Le autorità e la fratellanza Omega decidono di accanirsi contro la Delta per farla chiudere. "Bluto" e i suoi compagni decidono di ribellarsi rovinando la parata di fine anno, organizzando un colpo teatrale che getterà nel ridicolo i loro nemici.

Anche se nelle università italiane non sono presenti le confraternite (o perlomeno non in tutte), questo film descrive (anche se in modo leggermente surreale) uno spaccato della vita universitaria, tra invidie, liti, scherzi e amicizie. Perché l’università non serve solo a riempirci la testa di nozioni che ci permettano di trovare il nostro posto del mercato del lavoro, ma insegna anche a destreggiarsi nei rapporti sociali degli “adulti”, in questo specifico caso, sfracellando una chitarra contro il muro per farla smettere di suonare… Ma ognuno ha le proprie maniere!

SMETTO QUANDO VOGLIO

Film del 2014 diretto da Sydney Sibilia.
Roma, ai nostri tempi. A un ricercatore universitario viene negato il rinnovo dell'assegno di ricerca; ha 37 anni, una casa da pagare, una fidanzata da soddisfare r molti amici accademici finiti per strada, col suo stesso destino. Pietro Zinni, un chimico, non vuole fare questa fine, non vuole essere umiliato facendo il lavapiatti in un ristorante cinese, né il benzinaio per un gestore bengalese. Le sue qualifiche e il suo talento non possono essere buttati al vento. Allora si i ingegna e scopre una possibilità ai limiti della legalità: sintetizza, con l'aiuto di un amico chimico, una nuova sostanza stupefacente tra quelle non ancora messe al bando dal ministero.
La cosa in sé è legale, lo spaccio e il lucro che ne derivano no. Ma fa lo stesso, i tempi sono questi. Pietro recluta così tutti i suoi amici accademici finiti in rovina, eccellenti latinisti, antropologi e quant'altro e mette su una banda. Lo scopo è fare i soldi e vedersi restituita un briciolo di dignità. Le cose poi prendono un'altra piega...

Non diventerà certo un film cult, ma va bene così. È però divertente, agile e non scontato, con alcuni picchi durante la descrizione dei surreali personaggi, coltissimi, ma costretti a fingersi ignoranti pur di trovare un impiego. 
In modo un po’ eccessivo, insegna che in fin dei conti la laurea non è tutto, e che anzi, forse, ad un certo punto saranno più in difficoltà i laureati dei non laureati… Staremo a vedere!

ROAD TRIP

Commedia americana del 2000, scritta da Todd Phillips e Scott Armstrong e diretta da Todd Phillips.
Il film inizia nell'Università di Ithaca, New York, dove Barry Manilow (interpretato da Tom Green) sta tenendo una visita guidata ad una scolaresca.
Quando uno dei ragazzi domanda se sia mai successo nulla di interessante all'università, Manilow inizia a raccontargli la storia di un suo amico, Josh Parker (interpretato da Breckin Meyer). Josh, studente dell'università, aveva una relazione a distanza con Tiffany (interpretata da Rachel Blanchard), studentessa all'Università di Austin, in Texas, e, nonostante la distanza, era a lei fedele. Allo stesso tempo però il ragazzo era anche attratto da Beth (interpretata da Amy Smart), una sua compagna di corso innamorata di lui. Durante un party organizzato da un suo amico, E.L. (interpretato da Seann William Scott), per gioco iniziano a tenere un'asta con in palio la compagnia delle ragazze disponibili. Josh finisce per "comprare" la compagnia di Beth per salvarla da un assistente universitario, Jacob. Per divertimento i ragazzi decidono di registrare con una telecamera la loro notte insieme. Ma, per colpa di un amico maldestro, la cassetta viene spedita a Tiffany, la ragazza di Josh. 
Josh, allora, insieme a E.L. e agli amici Rubin (interpretato da Paulo Costanzo) e Kyle (interpretato da DJ Qualls),organizza un improvviso viaggio in macchina fino in Texas, per recuperare il pacco con la cassetta, prima che questo venga consegnato a Tiffany.

Corrispettivo universitario del liceale “American Pie”, è un film senza troppe pretese, se non quella di strappare qualche sorriso, anche se con battute abbastanza scontate e un po’scurrili. Ottimo per gli appassionati del genere, trova il suo spazio anche in una serata tranquilla di fine anno, quando la laurea è vicina, non si vogliono avere pensieri, e si comincia a pianificare il viaggio post-laurea… Magari vi verrà voglia di optare per un road trip!
In tal proposito, su Splitted potete dare un’occhiata a questo articolo per avere qualche suggerimento!

E se non conoscete Splitted, questo è un ottimo modo per fare amicizia e scoprire come organizzare la tua lista regalo per la laurea, il compleanno o la lista nozze in poche semplici mosse.

 

 

Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.