Le 4 domande più odiate dai neo-laureati

Di Diana Pettinato - Scritto il

 

Avete presente quando avevo lanciato la mia invettiva contro le inutili domande fatte agli studenti fuorisede? Tra l’intramontabile “ma quando ti laurei” e il più fantasioso “ma a Milano lo vendono il pesce?”, ho passato intere vacanze estive a spiegare in quale modo gramo e infelice conducevo la mia vita da studentessa ancora lontana dalla laurea, costretta ad affrontare una dieta priva di calamari fritti e pepata di cozze. Una volta raggiunta la stupenda meta rappresentata dalla laurea, avevo pensato che questo insulso e fastidioso interrogatorio fosse finito: povera ingenua.

Avrò anche una laurea, ma non capisco niente della vita.

Quello che si è verificato, infatti, è stato l’esatto opposto: il conseguimento della laurea ha dato il via a nuove e succulenti domande. La cosa peggiore è che delle risposte che dai non frega niente a nessuno, ma sei comunque costretto a passare un buon quarto d’ora con l’amica della nonna che te le ha poste, che mentre rispondi ti scuote pure la testa tenendoti per il doppio mento.

Ecco la mia personale top dell’odio, a cui quest’estate penso di aver risposto non meno di cinquanta volte.

 

“… E adesso che farai?”

 

Mi rendo conto che potrebbe anche essere una domanda lecita, ma il problema è che la risposta non è mai breve (a meno che non adottiate come risposta l’evergreen “mi riposo”) e soprattutto è ricca di tutti quei dettagli tecnici che l’ascoltatore non capisce e non vuole capire.

Tralasciando, ovviamente, che questa domanda fatta così a bruciapelo fa partire quel brividone lungo la schiena perché effettivamente nemmeno tu sai bene adesso cosa farai.

N.B. Il peggio è comunque la versione simpaticissima in cui ti chiedono “e ora che sei laureato farai il disoccupato?”.

Domanda simpatica come una pigna nel retto.

 

“Quindi ora che hai finito pensi di trasferirti? Torni a casa? Vai all’estero?”

 

Forse tutte le amiche delle nonne fanno gli agenti di viaggio sotto copertura e il loro sogno è propinare biglietti a volenterosi neo-laureati che non vedono l’ora di fare master all’estero o di tornare nella loro città natale.

Io a stento so dove voglio fare il viaggio di laurea, figurarsi se so dove voglio andare a vivere per i prossimi anni.

 

“Ma ce l’hai il fidanzato?”

 

C’entra quanto un cavolo a merenda col resto del discorso, ma secondo la mentalità dell’ascoltatore medio laurea porta lavoro, lavoro porta soldi, soldi portano possibilità di accasarsi.

Non importa se tu vorresti goderti un po’ la vita ora che non devi più ingurgitare libri come fossero caramelle, perché a loro interessa solo sapere.....

 

“Quando ti sposi?”

 

Hanno già lì pronto il set per fonduta o l’insalatiera come regalo di nozze per le tue nozze immaginarie, e non vedono l’ora che il matrimonio si celebri in modo da poterti ossessionare con tutte le successive domande inerenti a prole varia.

E dire che tu ti sentivi già abbastanza bravo perché eri riuscito a laurearti.

 

Tutto questo succede nella loro mente, mentre tu stai ancora pensando a quale bikini mettere in valigia e ti stai chiedendo se il mezzo limone lasciato nello sportello del frigo è ancora buono oppure no. Ma visto che sono tutti molto contenti di partecipare alla tua vita, perché non chiedi di partecipare attivamente anche alla tua lista regalo online per la laurea o il futuro matrimonio?
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Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.