Quali sono gli 8 oggetti che non possono mai mancare a casa di uno studente universitario fuorisede?

Di Diana Pettinato - Scritto il

 

Gli studenti universitari sono una particolare razza di essere umano caratterizzata da progressiva perdita delle capacità sociali di base, crescente miopia e tendenza irrefrenabile al cazzeggio (nonostante passino ¾ della giornata a ripetere “non posso, devo studiare”).

Puoi riconoscerli anche dall’l’abbigliamento, generalmente composto da pantalone della tutta comodo comodo, bomberone per coprire la maglietta che c’è sotto e perenne zaino in spalla per trasportare in giro libri e computer (giusto per fargli prendere un po’ d’aria).

E qualora queste caratteristiche non fossero sufficienti per individuare chi hai davanti, entrando a casa di uno studente universitario fuorisede (soprattutto se in periodo di esami) non avrai più alcun dubbio: ecco gli 8 oggetti immancabili che sicuramente riuscirai ad individuare già al primo sguardo.

 

Moka sul fornello

Quasi inutile annoverarla tra gli oggetti immancabili per quanto è banale. Lo studente universitario è una macchina che funziona a caffè, quindi a qualsiasi ora del giorno è possibile trovare una caffettiera da 12 che borbotta sul fornello, pronta a dissetare gli annoiati abitanti della casa.

 

Mezzo limone nello sportello del frigo

Già che siete in cucina, potrebbe capitarvi di aprire il frigo per cercare un goccio di latte da mettere nel caffè. Ovviamente il latte non c’è, ma quello che non può mai mancare nel desolato panorama del frigo di un fuorisede è il mezzo limone rinsecchito che troneggia nello sportello.

Chissà perché la prima metà è così fortunata da venire usata mentre la seconda metà resta lì, in attesa della sua ora gloriosa.

 

Scatolette di tonno

Anzi, per essere più precisi: una scorta di scatolette di tonno. Sono economiche, sono spesso in offerta, si possono conservare in dispensa a tempo indeterminato e potrebbero essere la pietanza perfetta su cui spremere il mezzo limone depresso che abbiamo lasciato in frigo.

Carlo Cracco chi…?

 

Posacenere improvvisato

L’università richiede i caffè, i caffè richiedono le sigarette, ma evidentemente le sigarette non richiedono l’acquisto di un posacenere degno di questo nome. Quindi bicchieri, lattine, scatole e portacandele vengono nobilitati (per così dire) al ruolo di posacenere, in modo tale che il suddetto, invece che essere svuotato, possa essere di volta in volta buttato e rinnovato.

Per una vita universitaria ecosostenibile.

 

Bicchieri della Nutella

Perché dare all’Ikea soldi in cambio di bicchieri vuoti quando puoi comprare bicchieri pieni di Nutella che possono essere riutilizzati? Certo, l’inconveniente è che devono essere svuotati (un duro lavoro ma qualcuno dovrà pur farlo), ma vuoi mettere poi che bello ripercorrere tutte le collezioni, dai Puffi, a quella natalizia a quella dei Barbapapà?

Ricordi incancellabili che scandiscono gli anni dell’università.

 

Portaspazzolini con troppi spazzolini

Di chi sono non si sa, probabilmente di ospiti di passaggio appassionati di igiene dentale.

Io so solo che abito da sola e che nel mio bagno c’è un portaspazzolino con dentro tipo sei spazzolini, e che nessuno di questi è mio.

 

Flacone di bagnoschiuma da 1L

Gli studenti universitari e le offerte al supermercato: una storia d’amore senza fine.

Non importa se il bagnoschiuma odora di cedro del Nicaragua o di muschio invecchiato, basta che lavi e che costi poco. Taaaaac.

 

Tavolino Lack Ikea

Davvero, se non ce l’avete non potete definirvi dei veri fuorisede. Costa 4,99 € e solo per questo vale la pena di comprarlo, anche se effettivamente non vi serve e non avete dove metterlo (esattamente quello che è successo a me e ora ne ho un esemplare accanto al divano senza una reale utilità).

 

In più, se siete degli studenti universitari DOC sicuramente siete squattrinati e sognate una costosa e rilassante vacanza come regalo di laurea, premio più che meritato per aver studiato così tanto nutrendovi solo di tonno e caffè. Per organizzarlo potreste pensare di rivolgervi a Splitted, il servizio di raccolta quote online facile, veloce e conveniente. Venite a scoprirne di più cliccando su “Come funziona”.

 

Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.