Rinunciare al caffè si può, con 6 alternative energetiche ma sane

Di Diana Pettinato - Scritto il

Vi siete mai chiesti come sarebbe la nostra vita senza caffè?

“Senza caffè”, due parole che ci provocano un brivido di paura al solo pensiero.
Siamo abituati a bere il caffè appena svegli, appena arrivati a lavoro o in università, siamo abituati ad offrire un caffè, a dare appuntamento per un caffè e, qualcuno, anche a finire la giornata con un caffè dopo cena. Siamo italiani e il caffè,il ristretto, saporito, profumato espresso, scandisce i momenti della nostra giornata e ci aiuta a portarla a termine.
Purtroppo, però, il troppo stroppia, e bere troppo caffè può provocare danni sia a breve che a lungo termine. Come è ovvio, produce uno stato di veglia, allontanando la necessità di riposo e provocando una certa stimolazione mentale, il che non sempre è una cosa positiva, perché, quando è il momento, bisogna anche riuscire a staccare la spina e a dormire in modo riposante.
Inoltre, stimola il miocardio nella sua funzione contrattile (chi non è stato male almeno una volta per la tachicardia dovuta al troppo caffè?) e di conseguenza aumenta la gittata cardiaca, ha un'azione diuretica (determinando un peggioramento in patologie come l’osteoporosi), determina invecchiamento precoce della pelle, rovina i denti e in soggetti diabetici può determinare un aumento dei valori di glicemia.

Tutti questi “guai” si possono evitare facilmente limitando il consumo di caffè, ma ci sono dei momenti in cui proprio non riusciamo a fare a meno della botta di energie che il caffè sa darci.
E se vi dicessi che esistono delle alternative al caffè, altrettanto buone ed energetiche ma meno nocive?

 

Ginseng

 

Se assunto in infusione, somiglia al caffè non solo perché è in grado di fornirvi la stessa sferzata di energie, ma anche visivamente, in modo da non farvi sentire la mancanza del vostro rito quotidiano.
Inoltre il ginseng presenta proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antidepressive, è in grado di stimolare il sistema immunitario e di diminuire i livelli di colesterolo nel sangue e ha effetti positivi sulla circolazione sanguigna, sulla memoria e sulla concentrazione. In più, se inserito come ingrediente in alcune ricette, ha anche un effetto antistress.
Tutte queste caratteristiche, a mio avviso, lo rendono l’alleato perfetto per la sessione d’esami e il suo studio matto e disperatissimo.
Potete trovarlo nei supermercati come preparato da infondere in acqua calda o nei negozi bio come radice.

 

Caffè di cicoria

 

Nella cicoria, e di conseguenza nel suo infuso, si trovano vitamine (C, P e K), sali minerali, resine, oli essenziali e pectine: questi elementi, sprigionati dal decotto in acqua calda, diventano dei potenti alleati in caso di sonnolenza ed astenia.
Tra le altre qualità di questa bevanda, ci sono anche un’azione disintossicante e digestiva.
Inoltre, sta spopolando su Instagram e tra le food blogger!
E prepararlo è facilissimo, dal momento che si può acquistare in polvere nei supermercati o nei negozi bio e si prepara come il caffè tradizionale: acqua, una vecchia moka e via.

 

Yerba Mate

 

Famosissimo e diffusissimo nel Sud America, dove è praticamente la bevanda nazionale argentina, il mate si ottiene da foglie e steli di un albero di agrifoglio. Le foglie che vengono essiccate e usate per produrre il mate contengono caffeina, ma solo in minima parte, e per questo riescono a fornire energia senza però essere dannose per l’organismo.
È buono sia caldo che freddo, e volendo si possono aggiungere zucchero e latte. In Argentina si beve in compagnia, condividendo tutti la stessa cannuccia!

 

Caffè verde

 

Si tratta di semi di caffè fatti essiccare anziché torrefatti: questa diversa lavorazione determina un assorbimento più lento, ma più continuo, della caffeina, e per questo motivo è consigliato a chi ha bisogno di energia per un tempo prolungato.
Inoltre, essendo ricco di metilxantine, velocizza il metabolismo, contrasta il diabete e riduce l’assorbimento degli zuccheri nel nostro corpo.
I chicchi (acquistabili in erboristeria) vanno frantumati e poi lasciati in infusione in acqua calda per 5-10 minuti.

 

Chai Tea

 

Si tratta di un preparato indiano ricavato dal tè nero, a cui vengono aggiunti latte e una miscela di spezie ed erbe indiane chiamata “karha”, che contiene zenzero, semi di cardamomo verdi, anice, cannella, chiodi di garofano, pepe e semi di finocchio.
Essendo un derivato del tè nero, appagherà il vostro bisogno di energie, ma soprattutto appagherà il vostro bisogno di qualcosa di buono, perché ha un gusto veramente particolare e ricco.
Sebbene la versione tradizionale venga preparata con decotti, la versione nei negozi al dettaglio prevedere anche bustine da tè per l'infusione, misture istantanee e concentrati.
Si può bere caldo o freddo, zuccherato o al naturale.

 

Tè verde

Da quello che si sente dire sul tè verde, parrebbe che berlo quotidianamente assicuri una vita longeva e priva di accidenti. Magari, come sempre succede, non è tutto oro quello che luccica, ma è innegabile che questa bevanda abbia molte qualità: è un antiossidante e un antibatterico naturale,costituendo quindi una difesa in più contro tumori ed infezioni, regola i livelli di colesterolo nel sangue e la pressione sanguigna e migliora la circolazione, rappresentando un alleato contro le malattie cardiovascolari, e potrebbe prevenire la comparsa di diabete.
Insomma, volendo svegliarsi un po’, si possono anche in parte “combattere” tutti i mali degli anni Duemila. Meglio di così?

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Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.