Road to Jersey - A sostegno delle nazionali Italiane di Touch

Di Carlo Graziano - Scritto il


Quest’anno si terranno i campionati Europei sull’isola di Jersey. Le due squadre, una maschile e una femminile, si preparano ormai da tempo sul campo ma il momento cruciale della loro preparazione passa fuori dal manto verde di gioco: la raccolta fondi per poter finanziare la spedizione italiana!

Dietro a ogni progetto sportivo ci sono uomini e donne che inseguono il loro sogno. Il loro
è quello di andare all’ europeo di Jersey 2016 .
Sono tutti atleti dilettanti e non hanno club gestiti da sceicchi, né sponsor miliardari
È per questo che hanno lanciato questa campagna di raccolta fondi su splitted.
Assieme a loro c’è la federazione Italia Touch , regolarmente iscritta alla federazione internazionale FIT e che gli dà tutto il supporto sportivo e logistico.

Oggi nel nostro salotto virtuale intervistiamo l'allenatore Diego Tramonin: 

Ciao Diego, sono tante le discipline sportive perché hai scelto il touch, cosa ti affascina di questo sport?

L’ho scelto per la passione che il touch ti richiede per andare avanti e migliorarsi.
Il touch è uno sport poco conosciuto in Italia sia come disciplina che dal punto di vista tecnico. Per poterlo conoscere c’è bisogno di curiosità, intraprendenza e perseveranza. Ma in poco tempo tutta la pazienza richiesta si trasforma in passione.
Ed è questa passione che ci accomuna tutti. 
Il touch ti permette di: praticare uno sport all’aria aperta, ti basta un prato in un parco conoscere sempre gente nuova, ti basta un pallone e chiunque può giocare, metterti alla prova…ti mette davanti ai tuoi limiti e ti da la possibilità di superarli, girare il mondo… in ogni paese troverai una squadra di touch ad aspettarti e per i più intraprendenti, ti permette di confrontarti sempre con gente da cui imparare.

Ho giocato a Touch in Australia e mi sono divertito tantissimo, ci spieghi le differenze più evidenti con il rugby?

La differenza più evidente è il placcaggio che nel touch non è presente. Nel touch infatti il contatto fisico non è aggressivo, ma è sufficiente un tocco per poter fermare l’azione dell’attacco avversario. Questa peculiarità comporta una serie di altre importanti differenze tra cui il fatto che nel touch si gioca in 6 giocatori mentre nel rugby si gioca in 15; un campo di touch misura 50m x 70m mentre da rugby è leggermente più grande; nel touch possono giocare uomini e donne insieme; nel touch si corre molto, moltissimo. Nel touch è richiesta molta agilità e velecità di esecuzione in qualsiasi azione del gioco, nel rugby alcuni posso fare anche a meno dell’agilità (ma non diteglielo).

Cosa c’è in comune con il rugby?

La palla ovale, il passaggio all’indietro e … il terzo tempo. Insomma abbiamo preso tutto il meglio.

Quali sono i vostri obiettivi per l’Europeo di Touch nella bellissima isola di Jersey?

Agli Europei di Jersey ci presenteremo con 2 formazioni: la nazionale femminile nella categoria Open (senza limiti di età) e la nazionale maschile nella categoria Open. 

L’Italia ha già partecipato ad altre competizione nazionale (2 mondiali e 3 Europei) schierando sempre squadre nella categoria Mix Open (squadre miste composte da 6 uomini e 6 donne). Quest’anno, visto anche la crescita dei giocatori e la partecipazione a tornei per club internazionali la federazione ha voluto dare fiducia a queste 2 formazioni. 

Il nostro obiettivo è di fare risultati con le squadre al nostro livello e, contro le teste di serie, principalmente tutte le squadre britanniche, riuscire a contenere il gioco e riuscire comunque a impostare il nostro. L' obiettivo insomma è far ricredere tutte quelle squadre che ci stanno sottovalutando.

Come userete i fondi raccolti attraverso la nostra colletta online? e ci saranno dei premi/gadget per chi contribuirà al vostro progetto #portacinmeta? magari qualche pensiero dall’isola..

Il Touch rientra a pieno titolo in quelli che sono considerati gli sport minori. La partecipazione a questa competizione è a carico di ciascun giocatore. Tutto quello che raccoglieremo da questa raccolta sarà utilizzato per coprire parte delle spese sostenute. Ciascuno di noi sta facendo importanti sacrifici per poter esserci… ed è per questo che stiamo chiedendo l’aiuto di tutti.

Ai nostri nuovi sostenitori daremo la possibilità di conoscerci meglio: vogliamo portarli con noi a Jersey.  A chi deciderà di sostenerci potrà seguire tutto il back stage della preparazione agli europei con dei video dedicati e per coloro che decideranno di darti un aiuto maggiore, regaleremo la nostra maglietta di rappresentanza “Untouchable”.

Seguitici sui nostri social network e non ve ne pentirete.

Women Open Italia Touch

Italia Touch Men

Ed ecco qui il video della passione con la quale si stanno preparando!

 

Carlo Graziano
#Bio

Founder e CEO di Splitit, laureato in Economia a Catania e con un master in "International Business" svolto a Sydney. Grazie alla sua esperienza in Australia ha avuto anche l’opportunità di girare gran parte del mondo. Sognatore e ostinato nel raggiungere i propri obiettivi si diletta a scrivere esperienze di viaggio riguardanti soprattutto l’Australia e i paesi Asiatici. Sogna di fare il Cammino di Santiago e il Round the World Travel in solitario.