Scherzi per la laurea: quando la tradizione incontra nuove idee per dare un tocco in più alla vostra giornata speciale

Di Diana Pettinato - Scritto il


È risaputo: c’è la quiete dopo la tempesta, il dolce dopo il salato e il faceto dopo il serio, e per serio, in questo caso, intendiamo l’essere proclamato dottore.

 

Avete costretto i vostri amici a venire alla vostra laurea, li avete fatti vestire eleganti, li avete costretti ad ascoltare tesi noiose di cui avranno capito poco o niente e a soffrire il caldo in un’afosa aula magna… Qualche ritorsione era inevitabile: ecco una lista di scherzetti con cui i vostri amici potranno vendicarsi (e allo stesso tempo festeggiare con voi in modo divertente questo importante traguardo).

Il papiro

Chiunque abbia un amico “del Nord” (e del Veneto in particolare) sa che la tradizione vuole che il povero malcapitato laureato di fresco riceva un trattamento del tutto particolare non appena finita la seduta di laurea: la lettura del papiro.

Ma che cos’è il papiro?

Il papiro è sostanzialmente un grosso cartellone che comprende due componenti principali:

1. Una caricatura o un fotomontaggio divertente del protagonista, che ne rappresenti le caratteristiche principali, da posizionare al centro del papiro.
2. Un riassunto della sua vita fino a quel momento (nascita, infanzia, adolescenza, scuola, sport, università, con particolare attenzione rivolta ai momenti più imbarazzanti di questi anni), il tutto scritto in quartine in rima baciata e arricchito da frasi o parole in dialetto o da parole inventate.


Lo scopo è far leggere ad alta voce questa storiella al neo-dottore e farlo bere ad ogni errore commesso… Va da sé che più complesso sarà il papiro, prima il vostro amico sarà completamente ciucco.

Potrete poi rendere più difficoltoso e arzigogolato il tutto con alcune varianti: vestendo il povero laureato in modo buffo, ricoprendolo di farina, panna o zucchero come fosse una grossa meringona, legandogli una bottiglia (piena naturalmente) alla mano con il nastro adesivo, dandogli uno “scettro” con cui accompagnare la lettura o facendogli inalare dell’elio da un palloncino in modo che la sua voce risulti all’incirca come quella dei topini di Cenerentola.
Se siete davvero creativi potreste anche fargli cantare una canzone famosa da voi riscritta e reinterpretata a seconda delle caratteristiche del vostro amico.

Qui potete trovare idee e suggerimenti per un perfetto papiro, nonché un’esperta disposta ad aiutarvi in prima persona.

Foto imbarazzanti

Old but gold.
Semplice, ma sempre molto efficace: stampate foto di repertorio (e per “di repertorio” intendo foto per cui provare eterna vergogna) o fotomontaggi del vostro amico e attaccatele in giro per l’università.


Dopo una iniziale crisi isterica dovuta all’imbarazzo, il laureato vi prenderà sottobraccio e comincerete a ricordare insieme i momenti in cui sono state scattate quelle foto… Potrebbe anche scendergli una lacrimuccia!
Unica raccomandazione: ricordatevi di toglierle alla fine!

La telefonata shock

Ingaggiate qualcuno che durante i festeggiamenti telefoni al vostro amico e, fingendosi la segretaria dell’università, dica che a causa di un errore durante la registrazione di un esame (magari quello più difficile), il titolo non è valido e dovrà ripetere tutto, esame compreso.


Assicuratevi però che il vostro amico sia in buona salute, perché come minimo potrebbe crollare a terra stroncato da un infarto!

La scatola misteriosa

Bastano una benda, una grossa scatola e un po’ di fantasia.
Riempite la scatola con polistirolo, cartacce e una serie di oggetti scherzosi, bendate il festeggiato e chiedetegli di infilare la mano nella scatola per pescare alcuni regali per la laurea da parte dei suoi cari amici… Sta a voi essere più o meno cattivi-creativi, ma potete davvero sbizzarrirvi: qualche trappola per topi (magari di quelle che si usano a Carnevale, in modo da non farsi male), un bel completino di pizzo (soprattutto se il festeggiato è un maschio!), schiuma da barba sparsa, miele, oggetti di forma “ambigua”, magari qualcosa che si muove, a simulare un animale ecc…
Il neo-laureato dovrà indovinare di cosa si tratta e, qualora cada in errore (cosa estremamente probabile), dovrà bere un chupito.

Se il festeggiato non ama bere o è già arrivato ad un tasso alcolico eccessivamente alto, ci sono altre penitenze che potete mettere in atto: una bella ceretta non si nega a nessuna gamba maschile pelosa o, in alternativa, un’intervista con domande personali e imbarazzanti a cui il vostro amico dovrà rispondere (una sorta di “obbligo/verità” per dottori).

La cosa più importante è comunque divertirsi tutti insieme, senza essere volgari, offensivi o spericolati, assicurando al neo-laureato e agli invitati qualche sana e genuina risata.

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Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.