Costruire due bagni e due docce all'Isola per alloggiare allievi, attori e visitatori.
Prima a teatro si andava in carrozza o a cavallo
Fuori, era la piazza che di merda traboccava
Anche il teatro a dire il vero, ma solo nel intervallo
Quando il distinto pubblico, dentro i bagni si accalcava.
È per questo che gli attori prima di andare in scena
Esprimiamo il desiderio che fuori ci sia la merda.
Dentro risate, applausi, lacrime di vera pena
Rime inquiete, e nella piazza, tanta cacca in mezzo all’erba.
Il mestiere dell’attore è commuovere e turbare
Scuotere divertire, rivelare ed ingannare.
Non un teatro di concetti e platea addormentata,
Fuori la piazza sporca, dentro la folla incantata.
All’Isola del teatro stiamo costruendo i bagni
Oggi non è più permesso lasciare la merda in giro
Dobbiamo accogliere voi e tutti i vostri compagni
Un contributo vostro sarà per noi un respiro.
A scaldare poi quei cessi le vostre chiappe saranno
e vostro sarà il sudore che le docce laveranno
Davanti ai nostri specchi il trucco vi rifarete
Dopo aver riso e pianto solo per poche monete
La libertà per noi è dire merda a tutto, non dover niente a nessuno
Se non alla nostra passione. Come diceva Artaud,
dove si sente la merda anche l’essere si sente.
O, per dirvela con Beckett , quando si è nella merda
non ci resta che cantare. Aiutateci a costruire
questo canto, questi cessi. Un po’ di merda all’Isola,
Dite merda a César Brie.
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