Il 23 settembre, sul Monte Macina, al confine tra Massa Carrara e Lucca, un fulmine colpiva il gregge di Rolando Alberti , pastore secondo il costume antico, uccidendo 47 esemplari di capre Garfagnine, animale autoctono del territorio in via di estinzione, dimezzando di fatto il gregge e cancellando anni di duro lavoro ed amore verso questa professione,dura e in sintonia con la natura da millenni."Perdere metà del gregge è come perdere mezza vita" ha dichiarato l'allevatore,che ha sempre rifiutato di convertire la sua attività ad allevamento intensivo e di proseguire secondo i metodi antichi, con rispetto verso il territorio e le bestie. Oltre al danno affettivo, non risarcibile, vi è naturalmente il danno economico, dato che una piccola impresa ecosostenibile è stata messa in ginocchio; danno difficilmente quantificabile, data la rarità delle povere bestie, ma inquadrabile tra i due e gli ottomila euro.Per questo Europa Verde ed i comitati per la salvaguardia delle Alpi Apuane chiedono una raccolta di fondi solidale per aiutare questa microimpresa, che fa della salvaguardia dei territori, della sostenibilità ambientale e la genuinità dei suoi prodotti,la sua caratteristica fondamentale.
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