Una vita accessibile sì

Totale raccolto:

590,00 €

Obiettivo:

20.000,00 €

Partecipanti:

18
Contribuisci Partecipanti Bacheca
Una vita accessibile sì
Una vita spericolata no, una vita accessibile sì.

Mi chiamo Alessandro Crescenzi, sono un disabile motorio, tetraplegico con grave invalidità, costretto da decenni sulla sedia a rotelle. La mia condizione è stata causata da un vaccino antipolio guasto fattomi all’età di un anno. Per la mia autonomia utilizzo una sedia elettronica e altri salvavita che ho all'interno dell'abitazione dove vivo. Anche dormire è una fatica, infatti devo essere posizionato sul letto con un sollevatore e con la collaborazione di un assistente domiciliare, altrimenti non potrei. Ho 65 anni e ne ho vissuti quasi 25 tra istituti che mi hanno creato problemi psicologici e ospedali che purtroppo non hanno migliorato molto la mia situazione clinica. Vivo in un quartiere disastrato a est di Roma, una città ancora piena di barriere architettoniche che mi impediscono una vita autonoma: un esempio su tutti quello della metropolitana non accessibile perché il comune per più di un anno e mezzo non riparava gli ascensori.
In questi ultimi 3 anni sono peggiorato moltissimo clinicamente. L'unico braccio che avevo, bene o male in buone condizioni, lo sto perdendo e le dita della mano sono quasi paralizzate. Regione Lazio e Asl non hanno erogato più i fondi necessari alle cure fisioterapiche. Con l’aggravarsi della mia patologia le mie condizioni sono peggiorate.
Spero recuperare almeno la funzionalità di braccio e mano ed è per questo che ho bisogno di assistenza continua, sanitaria e protesica. Tutto questo ha dei costi per me impossibili da sostenere. Ultimamente mi sono stati prescritti dei presidi speciali molto costosi (una carrozzina elettronica più leggera e più ergonomica, che manterrebbe meglio la postura della mia schiena, facilitando la mia respirazione) del costo di 9.058 euro: in questa nuova prescrizione la Asl non riconosce alcuni ausili ed erogherebbe appena 1.600 euro. Basti pensare che in precedenza mi è stata consegnata una carrozzina elettronica del costo di 17.000 euro, di cui 4.280 a mio carico e che ancora non ho finito da pagare.
Naturalmente ci sono altre spese come medicinali e manutenzione dei salvavita, pertanto mi rivolgo a tutti coloro che possono darmi una mano a sostenere le spese per sottopormi alle necessarie visite mediche specialistiche e ad affrontare le spese legali per difendere i “nostri” diritti negati, soprattutto in una causa civile legata ad un indennizzo che sto cercando di ottenere da circa 16 anni, un'attesa enorme.
Con la presente missiva mi scuso con tutti, perché costretto all’umiliazione dell’elemosina. Tale situazione è dovuta soprattutto alla mancanza di disinteresse dello Stato e alle false promesse di aiuti da parte di persone facoltose a cui mi sono rivolto in passato. Spero nella vostra comprensione, ho bisogno veramente del vostro aiuto. Io non posso più vivere perché non ho la possibilità economica per andare avanti. Sono limitato ad una povera sopravvivenza con la conseguenza di una morte lenta.
Non mi dilungo oltre. Spero nella vostra sensibilità nel potermi dare un aiuto, anche di natura economica, o di un sostegno nelle mie difficoltà quotidiane.
Vi rivolgo i miei sinceri saluti ed auguri di cuore. Alessandro Crescenzi

Totale raccolto:

590,00 €

Obiettivo:

20.000,00 €

Partecipanti:

18
Contribuisci Partecipanti Bacheca