5 motivi che potrebbero far fallire una raccolta fondi online

Di Giulia Tumminelli - Scritto il

 

Quando ci si approccia per la prima volta al mondo delle raccolte fondi è facile cadere in trappole ed errori comuni che non permettono al proprio progetto, anche se valido, di decollare e avere successo.

 

Noi di Splitted vogliamo guidarti per creare una campagna di raccolta fondi efficiente e coinvolgente.

 

Come lo facciamo?

 

Spiegandoti i 5 motivi per cui una raccolta fondi online può fallire.

 

Gli errori di una campagna di crowdfunding online possono essere tantissimi. 

In questo articolo vogliamo focalizzarci solo su quelli più comuni, fornendoti la nostra esperienza nel settore del crowdfunding per progetti pubblici e privati.

 

Sia che si tratti di una raccolta fondi solidale sia che si tratti di una raccolta fondi per progetto privato, ci sono degli errori che devi assolutamente evitare di commettere per far si che la tua idea abbia risonanza e soprattutto successo.

 

Te li elenchiamo qui sotto:

 

1) Non pensare ad una vera e propria campagna per promuovere un progetto

 

Se pensi che il tuo progetto debba avere molta visibilità, non puoi non prendere in considerazione una  campagna promozionale per raggiungere più persone possibili. 

 

Per coinvolgere un grande numero di utenti, specie se si tratta di una campagna di crowdfunding di settore, dietro ci deve sempre essere una strategia e un piano molto dettagliato.

 

I social media, come ad esempio Facebook, possono fare da cassa di risonanza al tuo progetto, in particolare modo se decidi di stanziare un budget per sponsorizzare i tuoi post e indirizzarli alla giusta cerchia di utenti. 

 

2) Non esprimere una chiamata all’azione forte e decisa

 

Spesso chiedere soldi per una raccolta fondi può sembrare fastidioso e inadeguato. Inoltre, se non si stabilisce a priori una cifra, molti donatori rinunciano a dare il proprio contributo perché hanno bisogno di essere guidati.

 

Quindi, la miglior cosa che tu possa fare è scegliere una cifra ed esprimere chiaramente  l’obiettivo della raccolta fondi (ovvero la somma da raggiungere) e una forte chiamata all’azione, come per esempio: “Sostenete il nostro progetto con il vostro contributo. Ogni donazione sarà preziosa per la raggiungere lo scopo di…”

 

3) Non coinvolgere amici e parenti col passaparola

 

Le persone che ti stanno accanto devono appassionarsi alla tua raccolta. Devono sentire di far parte di qualcosa di grande e bello e non sentirsi in dovere di dare il loro contributo solo perché fanno parte della tua cerchia di amici.

 

Coinvolgili, crea eventi e attiva il passaparola, sii entusiasta del tuo progetto, perché se per primo ci credi tu anche gli altri cominceranno a supportarti. 

 

4) Non affidarsi ad opinion leader di settore per sponsorizzare il progetto

 

Blogger, giornalisti, influencer e opinion leader sono dei canali importantissimi per dare visibilità alla raccolta fondi.

 

Avere un approccio diretto con dei web influencer può essere complicato. 

Individua coloro i quali hanno già sostenuto progetti del genere, documentati e scegli quelli che hanno esperienza col settore di riferimento della tua raccolta fondi. 

 

5) Non stabilire ricompense attraenti e coinvolgenti

 

Le ricompense devono essere decise a monte e, soprattutto, devono essere chiare. Aggiungi tutti i dettagli possibili affinché gli utenti sappiano cosa li aspetta se fanno un certo tipo di donazione. 

 

 

Scegli premi generosi, coinvolgenti e più di ogni cosa “originali”. Nessuno vuole partecipare a una raccolta fondi che abbia come premio un gadget banalissimo. Dai libero sfogo alla fantasia e ringrazia sempre i tuoi donatori, falli sentire valorizzati e speciali.

 

Questi i nostri consigli sugli errori da non commettere in una raccolta fondi

 

Adesso dicci la tua, scrivici a info@splitted.it e facci sapere dove hai trovato più difficoltà nella creazione della tua raccolta fondi.

 

E se vuoi crearne una, clicca qui e buona fortuna!

 

Giulia Tumminelli
#Bio

Amante della moda e dei viaggi. Sognatrice ad occhi aperti con tanti progetti per la testa. Scrivere è più un dovere verso se stessa che una passione, per lei è come esprimere un modo di essere indipendente da tutto il resto. Non riesce a non pensare per immagini e se dovesse dipingere il mondo che la circonda, lo farebbe con le fotografie che ama scattare quando si sente ispirata. Adora le metropoli e il cambiamento, la sua visione del mondo è insolita e tutto fuorché convenzionale.