C'era una volta la Colletta. La storia della lista regalo prima di Splitted

Di Diana Pettinato - Scritto il

 Correva l’anno 1996 e io e mia madre ci dirigevamo in un negozio di giocattoli con l’intento di comprare un regalo per una mia compagnetta di classe. Questo è il primo ricordo che ho di un compleanno a cui mi sono presentata con un coloratissimo pacco regalo tra le mani, orgogliosa di aver scelto personalmente una bella Barbie per la mia amichetta. Andando avanti negli anni, però, mi sono pian piano resa conto che comprare regali non è sempre così semplice come quando hai 6 anni e basta entrare in un negozio di giocattoli per esser sicuri di fare felice il festeggiato. Andando avanti con gli anni, infatti, aumenta la gamma di possibilità tra cui scegliere, ma con essa, purtroppo, aumenta anche la possibilità di commettere errori madornali nella scelta del regalo.

E probabilmente da questa considerazione ha cominciato a farsi strada l’idea dei regali di gruppo e della raccolta quote. Una bella idea, anzi una grande idea, ma avendo partecipato a qualche centinaio di regali di compleanno e regali di laurea posso dire di aver maturato una certa esperienza, riuscendo quindi ad individuare quelli che sono i punti deboli di questa organizzazione.

 

Regalo di gruppo

Anche detto un ottimo modo per passare la patata bollente della scelta del regalo ad un poveretto che, mosso a pietà, si è proposto come mezzo per scelta e acquisto. Siccome nel 99% dei regali collettivi a cui mi è capitato di partecipare sono stata io a ricoprire questo ruolo, posso dirvi con un buon margine di sicurezza pro e contro di questa organizzazione.

Pro: invece di regalare un numero compreso tra 2 e più infinito di cose inutili (francesismo per “cazzate”), si ottimizzano le quote investite e si compra un unico regalo più sostanzioso.

Contro: l’incaricato dell’acquisto ci rimette sempre sia economicamente che psicologicamente. Economicamente perché è matematico che dovrà anticipare qualche quota, ed è altrettanto matematico che la maggior parte di quelle quote non la rivedrà mai più. Psicologicamente perché comprare un regalo da parte di più persone significa dover discutere con più persone, ascoltare le idee di più persone, scrivere su Whatsapp a più persone, o peggio ancora nei gruppi con più persone, per cercare di decidere che cosa cavolo comprare. Si mettono seriamente a rischio le amicizie, quindi la domanda è: ne vale veramente la pena?

 

 

Soldi in busta

No regà. Questo no.

Sicuramente è una trovata comoda e intelligente, ma lasciatemelo dire: è davvero squallido.

Ho ricordi di compleanni e lauree in cui l’amico del festeggiato andava in giro con una busta gonfia di pezzi da 5 € a chiedere le quote mancanti, immagine che mi ha sempre ricordato lo sceriffo di Nottingham di Robin Hood che andava a riscuotere le tasse bussando alle porte dei poveri.

 

Lista regalo

I viaggi in vespa da un negozio all’altro per andare a versare la quota per una lista regalo hanno caratterizzato tutta la mia adolescenza, visto che tra me e altri componenti della mia famiglia c’erano sempre regali da "saldare". Tralasciando il fatto che ovviamente quando uscivo in missione non c’erano mai due negozi vicini, è sicuramente un’idea comoda, ma ha un grosso limite: le quote rimangono vincolate al negozio che si sceglie. E sia che sia una gioielleria, sia che sia un’agenzia di viaggi, a meno che non aspiriate a comprare un diadema o a fare un giro intorno al mondo, prima o poi non saprete più cosa farci con tutti i soldi accumulati.

Anche perché, ad esempio, scegliere un’agenzia di viaggi come mezzo per realizzare il vostro regalo di compleanno o di laurea significa letteralmente buttare i soldi dalla finestra, dato che ormai prenotare voli e alberghi su internet è a prova di stupido e che i diritti di agenzia hanno sempre un costo notevole.

 

E dopo questa analisi, posso dirvi come io ho deciso di organizzare il mio ultimo regalo di gruppo, ossia il mio regalo di laurea: organizzando una colletta online su Splitted.

 

 

Chiunque vorrà contribuire potrà farlo comodamente da pc, tablet o smartphone versando la quota desiderata tramite bonifico bancario, carta di credito o carta prepagata. In questo modo il destinatario del regalo potrà scegliere di utilizzare la cifra raccolta per ciò che desidera e quando lo desidera, risparmiando così agli amici tempo, fatica ed eventuali figuracce. Geniale, non vi pare?

 

 

Diana Pettinato
#Bio

Catanese di nascita e di spirito, abita attualmente a Milano. Medico per vocazione, nel tempo libero si diverte a preparare dolci e a scattare foto, pubblicandole dopo su Instagram. Ha un'insana passione per le torte di mele, i cappelli, le tazze, il Natale e i viaggi. Ama leggere, andare alle mostre e guardare i film (anche se alla fine guarda sempre gli stessi). Punti fermi: la sua famiglia, i suoi amici e la voglia di sorridere sempre. Sogni nel cassetto: studiare a Parigi e aver un cane di nome Paul Anka.