Tornare a casa da fuorisede con le collette online

Di Alessia Grimaldi - Scritto il

 

La vita da fuorisede, studiare e lavorare lontani da casa, è dura. Bisogna imparare a cucinare, lavare, stirare (se proprio avete pazienza e buona volontà), fare la spesa, riparare lampadine. Piccole azioni però da non sottovalutare. Ancora ricordo i primi piatti che ho bruciato appena trasferita a Milano…


La malinconia di casa si sente molto in certi momenti, come quando vorresti una bella pozione di lasagna ma il tuo piatto è riempito di pasta al tonno, tuo pranzo d’abitudine. Oppure quando entra una vespa gigante in casa e non c’è tuo fratello a salvarti la vita.


Ma i peggiori momenti di lontananza sono i mesi estivi, quando la mente e il cuore sono già partiti al mare con gli amici, ma il corpo è ancora a chilometri di distanza a sudare conoscenza sui libri.


I ricordi dei mesi di vacanze scolastiche riemergono insieme alla voglia di tornare dalla propria famiglia e dagli amici. Quanto vorresti avere ancora sedici anni e poterti divertire per tre lunghi mesi. Invece hai scelto l’università e l’università comporta la sessione estiva, e la sessione estiva comporta lacrime. Amare. Se tutto va bene potrai riposarti un paio di settimane, forse andrai al mare un giorno o due, in quei torridi weekend in cui le spiagge sono gremite di turisti chiassosi e ingombranti.

 

 

Pensi al mare e ai pranzetti in famiglia, ma non hai ancora prenotato i biglietti. Preso dagli esami hai sempre rimandato. Con quello che costano poi… E se fossero già finiti? Chi te la porta la granita ghiacciata in riva al mare? Non riesci assolutamente a immaginarlo un agosto in città, la tua mente si rifiuta di produrre un simile pensiero.


Purtroppo quando i chilometri aumentano, lievitano anche i prezzi dei biglietti, specialmente quelli aerei per il Sud e le isole.  


Gli studenti fanno spesso sentire la propria voce in segno di protesta, anche attraverso i social, creando hashtag apposta per denunciare quello che viene definito un furto. Centinaia e oltre di euro per un diritto agognato per mesi: tornare a casa dopo un anno di intenso studio.


Perché essere costretti a rinunciare alle vacanze per far quadrare i conti? Come fare per non rinunciare a del tempo in famiglia e contemporaneamente a una vacanza tra amici?

 

 

Una soluzione, per esempio, potrebbe essere quella di organizzarsi in gruppo e dividere le spese di un'auto. Spesso nella stessa facoltà si conoscono altri studenti che provengono dalle proprie zone di origine. Ecco allora come sfruttare questa fortunata coincidenza organizzandosi per tornare a casa.


È tutto semplicissimo, con le collette digitali di Splitted!


Le collette online sono lo strumento perfetto per mettere d'accordo un gruppo di amici: vi permettono di raccogliere il denaro necessario per il viaggio, dividendo in anticipo le spese da affrontare così da non costringere nessuno ad anticipare l'intera somma o, peggio, litigare per chi deve pagare cosa. Non vi sembra un bellissimo modo di viaggiare insieme?


Certo sarà un lungo viaggio, ma con la compagnia di amici compaesani, la giusta musica e tante storie da raccontarsi sarà di certo divertente!

Se ti ho convinto e sei curioso di saperne di più clicca qui sotto su "Come funziona Splitted", inizia a creare la tua colletta personalizzata e condividila con gli amici. Corri, l'estate è già qui!

Alessia Grimaldi
#Bio

Nata in campagna e trapiantata in città, è una fervente amante delle metropoli contemporanee di grattacieli e possibilità. Una (quasi) laurea in Lettere, Alessia ha mille passioni e ne scopre di nuove ogni giorno. Ama leggere romanzi americani scritti bene, mangiare pizza e scoprire nuove band. Mal sopporta la banalità e finisce semprele frasi degli altri. È l’amorevole mamma di Daisy, un bulldog francese testardo tutto graffi e coccole. Nel tempo libero gestisce, insieme a suo fratello, la pagina Instagram Shotz of Italia sulle bellezze naturali del nostro paese, nata per gioco, ora fonte di soddisfazioni. Le sue doti multitasking entrano spesso in conflitto con le ventiquattr’ore giornaliere.