Una colletta solidale per salvare l'asilo nido di Giulia

Di Marta Raimo - Scritto il

 

Quando Giulia, un’educatrice di 39 anni, ha deciso di aprire il suo asilo nido nel quartiere dove abita, non poteva essere più felice. Una giovane donna piena di energie che finalmente riusciva a realizzare il suo sogno. Entusiaste del progetto erano anche le mamme che, finalmente, in un quartiere un po’ periferico di Roma, potevano usufruire di un asilo nido per i loro piccoli. La vita di una mamma, si sa, è faticosa e piena di impegni, soprattutto se la mamma in questione lavora. Gli asili nido spesso rappresentano delle vere e proprie ancore di salvezza per i genitori che, al giorno d’oggi, sono sempre più impegnati. Ecco perché quando Giulia ha dato vita al suo progetto, erano tutti molto contenti. 

 

Questa, però, è anche la storia di una rinascita avvenuta grazie a una colletta solidale organizzata su Splitted. Purtroppo, l’anno scorso l’asilo nido ha subito ingenti danni a causa di uno dei tanti nubifragi che hanno flagellato la Capitale. Le problematiche riguardavano soprattutto il giardino con i giochi e parte della pavimentazione interna a parquet, quella più vicina alle porte finestre. Quelle porte finestre che Giulia tanto aveva desiderato per rendere più arioso l’ambiente. 

 

Il nubifragio che ha colpito l’asilo si è abbattuto anche sull’animo dei genitori i quali non volevano arrendersi all’idea di dover rinunciare per tanto tempo a un luogo così accogliente per i propri figli. D’altronde, sia Giulia che le altre due educatrici, sono persone splendide molto amate dai bambini. 


Il giardino andava completamente risanato, i giochi erano da ricomprare e anche una parte del parquet necessitava di essere ripristinata. Attendere i fondi del Comune era inverosimile anche perché c’erano priorità maggiori, così le mamme hanno pensato al crowdfunding per raccogliere le quote necessarie. Come vi abbiamo raccontato anche in altre occasioni, non è raro che i genitori si organizzino autonomamente per garantire ai propri figli servizi e attrezzature scolastiche. In questo caso, la riapertura in tempi brevi del nido avrebbe agevolato tante mamme lavoratrici, dunque si rendeva necessaria una soluzione immediata.

 

Quando Giulia ha saputo dell’iniziativa non poteva che esserne felicissima, quello dell’asilo era da sempre il suo sogno e un danno così grande aveva avuto serie ripercussioni anche sul suo umore. Non sapeva quando avrebbe potuto riaprire e quindi, inizialmente, la rassegnazione stava per prendere il sopravvento sul resto. Ma si sa, noi italiani sappiano essere molto solidali, soprattutto in occasione di calamità naturali o eventi disastrosi come questo. 


Così, i genitori non si sono persi d’animo e nel giro di qualche giorno hanno aperto la raccolta fondi per l’asilo su Splitted e un gruppo su Facebook all’interno del quale hanno postato il link alla colletta. Come spesso accade, la notizia ha fatto il giro della rete e molte persone hanno deciso di contribuire alla colletta online con una piccola quota. Nel giro di 3 settimane sono stati raccolti i soldi necessari a effettuare i lavori. Inoltre, tanta gente del quartiere ha voluto donare giochi e altri materiali per contribuire alla rinascita. In poco tempo il bellissimo giardino è stato ripristinato così come il parquet danneggiato. Giulia, le altre educatrici e le mamme si sono date da fare per ripulire e sistemare il resto. In un paio di mesi l’asilo ha riaperto i battenti per la gioia di tutti, in particolare dei più piccoli che finalmente si sono rivisti in un luogo a loro familiare e più accogliente di prima.  

 

Le storie di solidarietà come questa sono sempre le nostre preferite. Splitted non solo può aiutarvi a trasformare i sogni in realtà, ma molto spesso si rivela lo strumento più utile per risollevare gli animi e mostrare spirito di partecipazione

 

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Marta Raimo
#Bio

Metà napoletana e metà umbra, conosciuta anche come Martadixit e Origamate, vive a Milano da diversi anni dove lavora come Digital Copywriter e Social Media Manager. Nel tempo libero ama piegare origami, scattare foto e condividerle sui Social Network, ma anche guardare serie TV e risolvere cruciverba. Non chiedetele di cucinare o di prendersi cura di una pianta, in tutte e due i casi se la caverà miseramente