Negli ultimi vent’anni, i festival culturali, musicali e artistici sono diventati vere e proprie industrie temporanee, capaci di generare impatti economici, sociali e culturali rilevanti. Per chi sogna una carriera dinamica, creativa e a contatto con le persone, lavorare nei festival rappresenta un’opportunità concreta. Ma come si accede a questo mondo? Quali competenze sono richieste? E quali sono le reali possibilità di crescita?
Di seguito, una panoramica strutturata per orientarsi nella professione degli eventi, con un focus specifico sui festival.
Il settore degli eventi: numeri e prospettive
Il comparto degli eventi è in forte espansione. Secondo l’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (OICE), nel 2023 si sono svolti in Italia oltre 430.000 eventi pubblici e aziendali, con una ripresa significativa dopo lo stop imposto dalla pandemia. A livello globale, i grandi festival musicali e culturali attirano ogni anno milioni di spettatori e coinvolgono migliaia di lavoratori stagionali e permanenti.
Negli Stati Uniti, ad esempio, eventi come il Coachella, il Lollapalooza e il Burning Man smuovono ogni anno centinaia di milioni di dollari in biglietti, sponsorizzazioni, turismo e merchandising. Lo stesso vale per l’Europa, dove festival come Glastonbury, Tomorrowland e Sziget hanno creato ecosistemi produttivi autonomi. In molti casi, lavorare nei festival non è solo una scelta temporanea: può trasformarsi in una carriera di lungo periodo, grazie alla professionalizzazione del settore.
Le principali figure professionali coinvolte
All’interno di un festival convivono competenze estremamente eterogenee. Si va da ruoli operativi a posizioni manageriali, da figure creative a specialisti della logistica e della sicurezza. Ecco le principali aree:
1. Produzione e logistica
Include i responsabili del montaggio e smontaggio delle strutture, i tecnici audio/luci, gli stage manager, i runner e i coordinatori degli spazi. Sono figure chiave per garantire che ogni fase del festival funzioni senza intoppi.
2. Programmazione artistica
Curano il palinsesto degli eventi, ingaggiano artisti, band e performer, trattano i contratti, si occupano degli spazi di esibizione. Spesso sono ex musicisti, critici musicali o professionisti con esperienza in agenzie di booking.
3. Comunicazione e promozione
Gestiscono i social media, le relazioni con la stampa, la strategia pubblicitaria e l’immagine del festival. Includono grafici, copywriter, videomaker, PR e digital strategist.
4. Hospitality e accoglienza
Addetti agli ingressi, ai punti informativi, al backstage o agli alloggi degli artisti. In festival di grandi dimensioni, il team hospitality è composto da decine di persone.
5. Sicurezza ed emergenze
Operatori di vigilanza, medici, paramedici, coordinatori della sicurezza: il loro ruolo è spesso invisibile ma essenziale. Devono conoscere normative locali e saper gestire anche scenari critici.
6. Commerciale e fundraising
Cercano sponsor, gestiscono i rapporti con i partner commerciali, curano i rapporti istituzionali. Spesso hanno esperienze nel marketing o nella gestione aziendale.
Molti professionisti ricoprono più ruoli o crescono all’interno di un festival, passando da volontari a coordinatori. È comune vedere ex stagisti diventare negli anni direttori di produzione o responsabili di intere aree operative.
Come iniziare: percorsi di accesso e formazione
La porta d’ingresso per lavorare nei festival è spesso il volontariato o le collaborazioni stagionali. Questi ruoli non sempre prevedono una retribuzione adeguata, ma rappresentano una scuola sul campo insostituibile. Chi dimostra impegno e affidabilità viene spesso riconfermato per le edizioni successive, con ruoli sempre più strutturati.
Sul fronte formativo, esistono corsi universitari e master specifici, soprattutto in event management, produzione musicale, scienze dello spettacolo, comunicazione e economia della cultura. Tuttavia, molte competenze si acquisiscono con l’esperienza sul campo.
Negli ultimi anni sono nate anche accademie private e corsi online che formano professionisti degli eventi, spesso con stage inclusi in festival italiani ed europei. In parallelo, è sempre più richiesta la conoscenza di software gestionali, CRM, strumenti di comunicazione digitale e, naturalmente, la padronanza dell’inglese.
Vita e ritmi durante un festival
Lavorare in un festival significa accettare ritmi intensi, orari non convenzionali e situazioni spesso imprevedibili. Le giornate possono iniziare all’alba e finire dopo la mezzanotte. Il lavoro è molto fisico per alcuni ruoli (montaggio palchi, gestione backstage), più analitico per altri (comunicazione, produzione, budgeting). Ma in tutti i casi richiede resistenza allo stress, capacità di adattamento e forte spirito di squadra.
La componente relazionale è centrale: il successo di un festival dipende dalla cooperazione tra team diversi, dalla gestione degli imprevisti e da una comunicazione efficace, anche sotto pressione.
Molti lavoratori raccontano di aver stretto relazioni durature proprio durante i festival, in un contesto che unisce intensità emotiva, passione condivisa e senso di comunità. Ma è importante anche sapersi tutelare: la precarietà contrattuale, il carico di lavoro e la mancanza di tutele sindacali sono temi ancora molto presenti nel settore.
Opportunità internazionali: lavorare nei festival all’estero
Chi desidera fare esperienza fuori dall’Italia trova moltissime opportunità nei festival internazionali. Dal Nord Europa al Sud America, passando per gli Stati Uniti e l’Asia, esistono manifestazioni culturali e musicali di ogni tipo, che cercano personale stagionale o esperto.
Negli Stati Uniti, ad esempio, molti festival musicali hanno raggiunto dimensioni tali da diventare piattaforme per nuove carriere. Questo approfondimento sui migliori festival musicali nordamericani offre uno spaccato interessante del panorama statunitense, evidenziando l’ampiezza di opportunità per chi cerca un’esperienza immersiva nel mondo dell’organizzazione eventi.
Per lavorare all’estero, oltre a buone competenze linguistiche, può essere utile conoscere le normative locali su visti, permessi di lavoro e assicurazioni. In alcuni casi, i festival offrono vitto e alloggio, mentre in altri è necessario organizzarsi autonomamente.
Quanto si guadagna?
La retribuzione nei festival varia moltissimo in base al ruolo, all’esperienza e alla dimensione dell’evento. Le figure entry-level (volontari, runner, addetti all’accoglienza) ricevono compensi bassi o, a volte, solo benefit come pasti o accesso gratuito all’evento. Tecnici specializzati, responsabili di area e direttori artistici possono invece percepire compensi giornalieri significativi, soprattutto nei festival internazionali.
In media, per un ruolo intermedio (produzione, comunicazione, logistica) in un festival italiano di medie dimensioni, si parla di circa 80-150 euro al giorno. All’estero, in contesti più strutturati, le cifre possono salire a 200-300 euro giornalieri (Qui una comparazione su Reddit per quanto riguarda il settore negli USA). Tuttavia, la stagionalità del lavoro rende difficile una pianificazione economica stabile, se non integrata con altri progetti o collaborazioni nel settore eventi o culturale.
Festival ed ecosistemi locali
Oltre all’evento in sé, i festival generano lavoro anche nell’indotto. Hotel, ristoranti, servizi di trasporto, allestimenti temporanei, fornitori tecnici, agenzie di comunicazione e centri culturali beneficiano dell’afflusso di pubblico e operatori.
In alcune regioni italiane, come l’Emilia-Romagna o il Piemonte, i festival sono parte integrante delle politiche di sviluppo territoriale. Lo stesso accade in molte città europee, dove gli eventi vengono sostenuti dalle amministrazioni pubbliche per attrarre turismo, rigenerare spazi urbani e promuovere l’economia creativa.
Anche per chi non lavora direttamente nell’organizzazione, i festival rappresentano una vetrina e un’opportunità di networking: per artisti emergenti, freelance della comunicazione, artigiani, produttori locali e operatori culturali.
Fonti dati:
- Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (OICE)
- Event Industry Council – Global Economic Significance of Business Events
- Eurostat – Cultural employment in the EU